Dolomiti, Marmolada, Provincia di Trento
Relazione alla salita scialpinistica alla Punta Rocca in Marmolada (3309 m.s.l.m.), ascensione effettuata il 9 maggio 2021 da Toso, Mattia e Giulia
Località di Partenza: Parcheggio nei pressi del Rifugio Vernel, diga Fedaia (2090 m.s.l.m.);
Località di Arrivo: Punta Roca (o Rocca) della Marmolada (3309 m.s.l.m.);
Dislivello: 1200 m. circa;
Tempistica: 3 ore;
Difficoltà: MS;
Esposizione: Nord;
Punti di Appoggio: Rifugio Pian dei Fiacconi (2626 m.s.l.m.);
Materiale: Normale dotazione scialpinistica, piccozza e ramponi NON necessari;
Traccia GPS: Scarica qui la traccia GPS;
Discesa: La discesa avviene lungo lo stesso percorso di salita;
Relazione:
Si sale lungo la pista che si dipana proprio davanti al Rifugio Vernel. La pendenza non è mai eccessiva.
L'ampio e facile pendio che dà inizio alla salita alla Marmolada |
La prima parte della salita vista dall'alto. Sotto s'intravede parte del lago Fedaia |
La punta rocciosa del Sas da les Doudesc si staglia inconfondibile davanti allo scialpinista. La prima parte della salita scialpinistica si destreggerà proprio contornando questa cima. Si dovrà risalire una pendenza più ripida tra il Sas da les Doudesc e una bastionata rocciosa sulla destra.
Vinto il tratto ripido, la pendenza si abbatte e si distingue, sulla destra, la costruzione del Rifugio del Pian dei Fiacconi. Non andare in quella direzione, ma proseguire verso sinistra, costeggiando la bastionata occidentale del Sas da les Doudesc.
Si distingue sulla destra il Rifugio Pian dei Fiacconi: non andare in quella direzione |
Passare sotto la bastionata occidentale del Sas da les Doudesc |
Vinto un altro strappo più ripido, si arriva al cospetto di un ampio dolce pendio. Proseguire in salita, traversando decisamente verso sinistra (Ovest).
Il traverso visto dall'alto |
Si giunge, così, nei pressi della pista che scende direttamente dall'arrivo della funivia di Punta Rocca, ben visibile al termine della bastionata rocciosa che si staglia sulla nostra sinistra.
Trattasi della bastionata di Punta Ombretta e del Monte Serauta. Si prosegue, oramai a vista, in direzione dell'evidente arrivo della funivia che porta a quota 3250 m.s.l.m.
La stazione d'arrivo dell'impianto di risalita, pur essendo denominato Punta Rocca, non è la vera e propria Punta Rocca della Marmolada che si trova cinquanta metri di dislivello più in alto e richiede un'ascensione di tipo alpinistico. La meta scialpinistica, invece, si considera raggiunta qui, o poco più a occidente raggiungendo, sci ai piedi, la cimozza più alta che si vede alla propria destra.
La più lontana e più alta, ancora più ad Ovest è, ovviamente, la Punta Penia (3343 m.s.l.m.) Irraggiungibile con gli sci ai piedi, da questo versante.
Discesa: Lungo lo stesso itinerario di salita senza, tuttavia, un percorso obbligato;
Considerazioni finali: La salita alla Punta Roca alla Marmolada rimane una grande classica dello scialpinismo (facile) in Dolomiti. Non presenta pressoché alcuna difficoltà tecnica, è molto logica ed intuitiva come linea di salita, ha un dislivello ed uno sviluppo decisamente accessibili, richiedendo solo un minimo di allenamento. Sa regalare panorami fantastici ed è comunque una gita di soddisfazione perché conduce sulla cima scialpinistica, sebbene quella minore, della Regina delle Dolomiti. Per dirla con il mio amico Fabrizio, la Marmolada non delude mai!
Cartine: Marmolada - Pelmo - Civetta - Moiazza, ed. Tabacco, carta topografica 1:25.000;
Riviste: Meridiani Montagne, Marmolada, n. 27 del luglio 2007 e n. 95 del novembre 2018;
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