Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


martedì 17 maggio 2011

Paretone di Arnad - Via Diretta al Banano

Bassa Valle d'Aosta - Alpi Pennine - Gruppo del Monte Rosa - Corma di Machaby 

Salita effettuata in data 16 maggio 2011 da Toso e Edo

Dati tecnici salita:
Avvicinamento: 20 minuti dal parcheggio;
Dislivello in arrampicata: 250 m circa;
Lunghezze: 9 tiri (i primi e gli ultimi due si possono concatenare);
Difficoltà: 5c max- obbligato;
Soste: attrezzate con spit e catena;
Esposizione: Sud;
Tipo di Roccia: Gneiss;
Materiale: Normale dotazione alpinistica per arrampicata sportiva su via moderna di più tiri (plasir);
Itinerario automobilistico: Autostrada TO-AO, uscita Pont-Saint-Martin, seguire la SS 26, superare il Forte di Bard e parcheggiare al posteggio sterrato sito proprio sotto l'evidente placconata del Paretone.


Relazione: In 20 minuti di camminata si risale il sentiero che conduce al settore centrale del Paretone. Una delle prime vie che s'incontrano (opportunamente segnalata con un cartellino in alluminio) è Bucce d'arancia, da qui si piega a sinistra, seguendo la traccia di sentiero e in pochi minuti si giunge all'attacco della via Diretta al Banano (anche questa segnalata con un cartellino in alluminio).

Prima Lunghezza (25 m. 5c): La partenza è piuttosto delicata, s'inizia subito con micro tacche su placca liscia. Dopo il quarto spit, quando la via piega a sinistra (lasciando sulla destra la roccia più scura) c'è quello che a mio parere è il passaggio chiave di tutta la via. Si tratta di un solo passo da farsi in aderenza avendo solo dei micro appigli per le mani e qualche centimetro sopra il chiodo. Credo che le difficoltà ci siano soprattutto per chi è corto, con dieci centimetri in più si riesce a rinviare e fare il passaggio in totale sicurezza. Superato questo ostacolo, la via sale spostandosi decisamente a sinistra fino alla sosta.
A mio parere il passaggio chiave della via, indicato come 5c, è sottogradato (io sono stato 20 minuti prima di capire come farlo). Prestare attenzione anche se, obiettivamente, il tutto è ben protetto.
Seconda Lunghezza (25m. 4a): Nessuna segnalazione di rilievo.
Io, che ho iniziato la via, su suggerimento di Edo, ho concatenato questo tiro con il primo. Soluzione consigliata avendo l'accortezza di allungare il rinvio sulla prima sosta.
Terza Lunghezza (40 m. 4a): La lunghezza sale leggermente a sinistra rispetto alla sosta e finisce su un'ampia cengia alberata. Nessuna difficoltà di rilievo.
Quarta Lunghezza (30 m. 5b): Si sale puntando direttamente la sporgenza aggettante incastrata sopra il diedro, la quale viene superata dapprima spostandosi a sinistra e successivamente riportandosi sulla destra ove si trova la sosta. D'acchito potrebbe sembrare problematico il superamento della sporgenza, in realtà si trovano ottimi appigli e altrettanti ottimi appoggi. Il tutto sempre molto ben protetto.
Quinta Lunghezza (30 m. 5b): Questo, pur avendolo fatto da secondo, mi è sembrato il tiro più bello della via. Non presenta grosse difficoltà, ma costringe lo scalatore a fare dei bei movimenti.
Sesta Lunghezza (40 m. 5a): Il tiro tende a sinistra. Io mi sono fatto ingannare da uno spit sulla destra che apparteneva ad un'altra via, così ho fatto un traverso non difficile e ho sostato sulla catena sbagliata. Meno male che Edo poi ha rimediato... Il lato positivo è che mi sono fatto da primo anche il tiro successivo....
Settima Lunghezza (30 m. 4b): La via prosegue leggermente a destra. Si deve superare un muretto strapiombante che però non oppone particolari difficoltà.
Ottava Lunghezza (35 m. 4a): Edo ha concatenato questo tiro con l'ultimo. Passaggi senza particolari difficoltà
Nona Lunghezza (30 m. 3c): C'è solo uno spit poco dopo la sosta, poi la placca si appoggia e diventa una facile passeggiata fino all'uscita nel boschetto. Nulla da rilevare.

Discesa: Si segue il sentiero che conduce all'abitato ove c'è il piccolo Santuario di Machaby e l'agriturismo Dzerby (che credo sia aperto solo nei weekends), da qui si prosegue in discesa verso destra e in mezz'ora si arriva alla base delle vie.

Considerazioni finali: Io ed Edo siamo stati abbastanza veloci a fare l'intera via, impiegandoci poco più di due ore (nonostante io sia stato 20 minuti per fare il passaggio chiave sul primo tiro). Per il resto posso dire che la via è carina, non oppone particolari difficoltà, è sempre molto ben protetta e nel complesso risulta una salita piacevole. Quando l'abbiamo fatta noi abbiamo trovato un po' di vento che sicuramente c'ha infastidito ma che molto probabilmente ha anche impedito che ci arrostissimo dato l'assolato pomeriggio praticamente estivo. Sembra però che questa zona sia spesso schiaffeggiata dal vento, soprattutto nelle ore meridiane e serali.


Riferimenti Bibliografici:
Pubblicazioni: 
J. von Kanel, Plasir sud, Edition Filidor, Reichenbach (CH), 2003, p. 72

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