Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


sabato 11 giugno 2011

Via Cunicolo Acuto in Val di Mello

Salita effettuata il 2 giugno 2011 da Paolino, Mauro e Clara - Carletto e Toso

Valtellina (SO) - Gruppo Masino Bregaglia - Alpi Retiche


Dati tecnici salita:

Itinerario automobilistico: Dalla strada statale 38, che da Colico conduce a Sondrio, pochi chilometri dopo Talamona, dopo aver superato il ponte sul Masino nei pressi di Ardenno, svoltare a sinistra in direzione Valmasino. Risalire la strada fino al paese di San Martino (circa 16 km), ove poco prima del ponte, sulla sinistra, si trova un parcheggio (a pagamento 5 euro tutto il giorno).

Da qui parte la navetta che conduce in Val di Mello. (In alcuni periodi dell'anno l'accesso alla Val di Mello è consentito anche con le autovetture. Il costo di un viaggio di sola andata con la navetta è di 1,5 euro a persona). Si può anche andare a piedi con una passeggiata di circa 30 minuti;

Avvicinamento: 30 minuti a piedi dall'arrivo della navetta. Si risale a piedi il bel sentiero che costeggia il torrente e all'altezza della pozza d'acqua il cui toponimo è il Bidet della Contessa, si svolta a sinistra seguendo il sentiero che s'inerpica nel bosco. Dopo pochi minuti di salita s'imbocca la prima traccia di sentiero che conduce a destra e la si percorre in leggera salita. Si passa sotto un enorme masso e si continua a seguire il sentiero che, in 5 minuti, conduce, sempre in direzione est, alla base della struttura denominata "Sarcofago" ove ha inizio, tra le altre, la via Cunicolo Acuto. Sulla sinistra della via si notano degli spit che tracciano delle vie sportive molto acrobatiche.


Il Bidet della Contessa in versione invernale. Il sentiero che conduce al
Sarcofago si dirama poco dopo sulla sinistra

Dislivello in arrampicata: 100 m. circa, 3 lunghezze;

Difficoltà: V°+;

Soste: Solo una sosta è attrezzata con chiodi, le altre a cordini su spuntoni rocciosi ed alberi;

Esposizione: sud;

Tipo di roccia: Gneiss;

Materiale: Normale dotazione alpinistica con serie di friends, nuts e qualche cordino. Via, pur nella sua brevità, d'ambiente;

Tempo di arrampicata: Abbiamo iniziato la via alle 16.00 siamo arrivati in cima alle 17.30. Prima avevamo scalato Stomaco Peloso e L'Alba del Nirvana

Discesa: A piedi seguendo una traccia di sentiero.

Relazione: Come si può leggere su altre relazioni, l'attacco della via è spesso bagnato. In considerazione del fatto che aveva smesso di piovere da poche ore, anche noi abbiamo trovato la roccia bagnata. Questo però non ha creato grosse difficoltà.


L'attacco di Cunicolo Acuto. Paolino in azione

Prima Lunghezza (IV°+, 35metri, 1 chiodo): Il tiro è piuttosto logico e segue la caratteristica conformazione rocciosa (fessurata e gradinata) che conduce su una cengia, proprio sotto il cunicolo che dà il nome alla via, ove le difficoltà si attenuano. Io e Carlo abbiamo fatto sosta su uno spuntone roccioso, in alternativa si può sostare su tre chiodi, unendoli con opportuno cordino.


Sosta su masso


Seconda Lunghezza (V°+, 25 metri, 3 chiodi): E' il tiro che dà il nome alla via. Ci si deve letteralmente intrufolare nella grotta che è formata da due enormi massi adagiati l'uno sull'altro. Sulla lunghezza ci sono almeno tre chiodi (a dire il vero forse troppo ravvicinati) ed un cordino incastrato su un masso proprio sotto l'inizio del cunicolo. Le difficoltà, ovvero il passaggio di V°, si trovano proprio all'inizio del camino, e fino qua ci sono ottime protezioni. Quando ci si infila nel camino, le difficoltà tecniche si abbassano, ma iniziano le difficoltà soggettive (fatica) relative al disincastrarsi dalla roccia. Diminuiscono, anzi spariscono le protezioni, ma una caduta direi che è pressochè impossibile perchè si rimane incagliati nell'intaglio roccioso. Non è salutare portare seco lo zaino.  Quando il camino si allarga si raggiunge una cengia ove si sosta su albero. Davanti si apre una bella fessura verticale che sarà l'elemento cardine del terzo tiro.


L'inizio del secondo tiro. In evidenza l'imbocco del Cunicolo


L'uscita dal Cunicolo Acuto al termine del secondo tiro
Terza Lunghezza (VI°+, 30 metri, nessun chiodo): La via segue l'evidente fessura. Il tiro è completamente privo di protezioni, quindi bisogna integrare. La fessura, per altro, offre ottimi pertugi per friends e nuts. Si esce su una bella piattaforma da cui si domina l'incantevole Val di Mello.


La fessura che caratterizza l'ultimo tiro della via

Discesa: Dal termine della via si risale una tenue traccia di sentiero e si volta a sinistra (ovest) verso gli alberi. Mano a mano che ci si inoltra nella macchia il sentiero diventa sempre più visibile ed il suo percorso verso il basso (sud) sempre più logico. Quando si arriva alla base della struttura rocciosa, ci si deve ricordare di andare a sinistra (est) per andare a recuperare gli zaini eventualmente lasciati all'inzio della via. In 15 minuti si è all'attacco della via.



La fine della via: merita di essere scalata, fosse solo per il panorama offerto
Considerazioni finali: E' una delle superclassiche della Val di Mello. Ideale per conoscere il tipo di roccia o per iniziare ad arrampicare in ambiente. Personalmente non impazzisco per i camini stretti, ma nel complesso la via non è male. Sublime il clpo d'occhio sulla Val di Mello offerto all'apice della scalata.

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