Rocca della Colla Auta - Via Francesca

S. Anna di Vinadio - Val Stura - Cuneo - Piemonte - Alpi Marittime


Salita effettuata da Toso e B.C. il  17 agosto 2011

La via Francesca sul versante Nord/Est della Rocca della Colla Auta

Dati tecnici salita:

Itinerario automobilistico: Da Cuneo seguire le indicazioni per Borgo San Dalmazzo e da qui seguire la SS 21 che porta a Vinadio (seguire le indicazioni per Demonte e Colle della Maddalena). Giunti a Vinadio, superare il paese e dopo circa un chilometro svoltare a sinistra per la strada provinciale 255 che conduce al Santuario di S. Anna di Vinadio. Arrivati al Santuario lasciare la macchina all'ultimo posteggio che si trova proprio nei pressi dello Scoglio dell'Apparizione. In alternativa si può lasciare la macchina anche nei pressi del santuario e farsi a piedi i 200 m. di stradina asfaltata fino allo Scoglio;
Avvicinamento: 5 minuti dallo Scolio dell'apparizione (dove finisce la strada asfaltata) all'attacco della via. La Rocca della Colla Auta è la cima che domina la zona, seguire la carrareccia per poi lasciarla puntando direttamente alla base della parete. Qui si troveranno le vie di una facile falesia nonché la nostra via Francesca;
Dislivello di avvicinamento: Pochi metri;
Lunghezze: 5 tiri;
Dislivello in arrampicata: 180 m. circa;
Difficoltà: V°+;
Soste: Attrezzate a spit (ma senza catene), l'ultima da attrezzarsi su albero;
Esposizione: nord-est;
Tipo di roccia: Gneiss;
Materiale: Normale dotazione alpinistica. Attenzione: portare friends per integrare, nonostante su alcune guide sia scritto che la via può essere ripetuta solamente con i rinviii. Inoltre portare cordini per attrezzare le soste;
Tempo di arrampicata: abbiamo iniziato alle 10.00 e siamo arrivati al termine della via alle 14.00. Non siamo stati particolarmente veloci;
Discesa: Da un comodo sentiero che dalla vetta riporta alla base;

Relazione:
Attacco: Non ci sono problemi ad individuare l'attacco in quanto è segnalato con una targhetta metallica. Ad ogni modo la foto può aiutare in caso, un giorno, dovesse venire meno l'indicazione.

Clara ingaggia la prima lunghezza

Primo Tiro (V°, 45 m.): Questa prima lunghezza la fa la B.C. In tutto il tiro ci sono 5 spit ed è pertanto assolutamente necessario proteggere. Clara lo fa utilizzando tre o quattro friends. La prima parte del tiro è abbastanza facile ed appoggiata (IV°+), la seconda parte, invece, inizia ad essere più verticale con alcuni passaggi tecnici, comunque mai superiori al V°. Sosta su due spit senza catena.

La B.C. affronta la seconda parte del tiro, quella dura...

Secondo Tiro (III°, 55 m.): Anche questa lunghezza è di competenza di Clara. L'arrampicata prosegue più o meno dritta, su facili roccette e cenge erbose che non superano mai il III°. Il Tiro è molto lungo, direi almeno 55 m. Si sosta su due spit (senza catena) proprio alla base di uno spigolo che sarà l'elemento cardine del tiro successivo.

Clara sul secondo Tiro

Terzo Tiro (V°+, 45 m.): Tocca a me. Si parte subito con uno spigolo faticoso (V°+) ma ben protetto da spit ravvicinati. Finito lo spigolo, il grado si abbassa, gli spit diventano più radi e diventa anche piacevole mettere qualche protezione qua e là... La via è abbastanza logica: sempre dritta. Il tiro è lungo circa 45 m. e si arriva in sosta su spit senza catena. Attenzione che proprio sulla cengia di sosta è presente un grosso masso instabile. 

Il Toso all'inizio del quarto tiro. Si noti lo spigolo iniziale

Quarto Tiro (V°+, 35m.): La lunghezza inizia con un altro spigolo più lungo e faticoso del precedente (V°+). Il tratto è ben protetto anche se mettere qualche cordino su qualche spuntone può fare piacere... Al termine dello spigolo, dopo circa 15 metri, la via devia decisamente a destra con un traverso facile ma esposto. Gli spit sono sempre a portata di vista e quindi non si corre il rischio di sbagliare. Su questo traverso ho aggiunto un friend. Finito il traverso si sale in verticale per pochi metri e si arriva in sosta (solita su spit senza catena).

Il Toso in azione sulla prima parte del IV° tiro

Il Toso alla fine del traverso

Quinto Tiro (IV°, 25 m.): L'ultima lunghezza spetta alla B.C. Dalla sosta si sale in verticale su placca ove, a qualche metro, troneggia uno spit. La direzione è logica (IV°+). Poi la verticalità si abbassa portando seco anche la difficoltà che diventa un III° fino alla sosta da attrezzare sul tronco di un aghifoglia che si sceglie discrezionalmente tra quelli che si incontrano.

La parte iniziale dell'ultima lunghezza

La B.C. in sosta

Uscita in vetta: Dall'ultima sosta si prosegue per traccia di sentiero (in conserva protetta) per alcune decine di metri fino ad arrivare alla vetta della Rocca della Colla Auta.

Dalla parete uno splendido scorcio sul Lago di S.Anna

Discesa: Dal versante opposto a quello di salita si segue il facile ed indicato sentiero che, in discesa, conduce nuovamente alla base. 30 minuti.

La vetta!

Considerazioni finali: Via molto bella sia dal punto di vista estetico sia per quanto attiene l'arrampicata che richiede. Direi che, pur essendo attrezzata a Spit, non la posso classificare come via moderna. Richiama piuttosto, invece, le vie classiche della Grigna, quindi con la necessaria condizione di aggiungere le protezioni veloci. Data l'esposizione, la via è soleggiata solo al mattino. In inverno, a detta dei gestori dei rifugi presenti al Santuario, la zona è ricoperta da metri di neve. Quindi, direi che il periodo migliore per approcciarsi a questa montagna è l'estate o l'inizio dell'autunno.

Riferimenti bibliografici:

Cartografia: Valle Stura Vinadio Argentera - carta dei sentieri e dei rifugi 1:25.000 IGC ed. n. 112