Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


sabato 10 marzo 2012

Monte Rascias - Ski Alp

Valle di Champorcher - Bard - Valle d'Aosta

Escursione con gli Sci d'alpinismo effettuata il 29 dicembre 2011 da Toso e Adri


Il Monte Rascias con indicato il percorso di salita



Localita di Partenza: Petit Mont Blanc (1700 m.s.l.m.);
Località di Arrivo: Vetta Monte Rascias (2784 m.s.l.m.);
Dislivello: 1000 m. circa. Dipende da dove si riesce a parcheggiare la macchina a seconda dell'innevamento;
Tempistica: Io ed Adri siamo partiti alle 10.00 e siamo arrivati in vetta alle 15.00. Siamo stati piuttosto lenti sia perchè era la prima Ski-alp della stagione sia per problemi di vesciche ai piedi;
Difficoltà: MS
Esposizione: Sud fino al Rifugio Dondena, poi Nord-Est fino in vetta;
Punti di Appoggio: Rifugio Dondena (2193 m.s.l.m.);
Percorso Automobilistico: Autostrada TO-AO, uscita Pont-Saint-Martin, seguire la SS 26, superare il Forte di Bard e, alla rotonda, seguire le indicazioni per Champorcher. Si sale lungo la SR2 che s'inoltra nella bella vallata di Champorcher e la si percorre per circa 15 Km fino ad arrivare all'omonimo paese. Qui, nei pressi di una farmacia, si gira a destra e si sale su una strada asfaltata che in pochi chilometri conduce alla borgata Petit Mont Blanc. (Attenzione, a Champorcher non si deve arrivare fino agli impianti sciistici, ma si deve svoltare prima.) Qui, sulla strada che si sta percorrendo, si trova un parcheggio. In base all'innevamento si può lasciare la macchina ivi oppure salire ancora fino a quando il manto nevoso lo consente;
Discesa: Lungo l'itinerario di salita;
Riferimenti tempistico-altimetrici:
h. 10.00 - 1790 m.s.l.m. - Partenza;
h. 11.00 - 1995
h. 12.00 - 2235 m.s.l.m. - Rifugio Dondena;
h. 13.00 - 2315 m.s.l.m. - Ripresa dal Rifugio;
h. 14.00 - 2605
h. 15.00 - 2825 m.s.l.m. Vetta
h. 16.00 - 1730 m.s.l.m. Arrivo


Relazione: Io e Adri lasciamo la macchina all'altezza del primo tornante che si incontra subito dopo il parcheggio di Petit Mont Blanc. Da qui si vede, volgendo lo sguardo ad Ovest, la vetta del Monte Rascias. La nostra meta.
Alle 10.00, con una giornata che si profila meteorologicamente buona, iniziamo la scialpinistica. La neve non abbonda, ma la strada asfaltata è completamente bianca. A noi basta!

La strada che conduce al Rifugio Dondena. Si noti, in lontananza,
sulla sinistra, la cima arrotondata del Rascias

La prima parte del percorso è molto facile ed intuitiva (non che la seconda celi chissà quali insidie), basta seguire la strada. Solitmente il percorso è ben tracciato anche dal passaggio della motoslitta che porta i rifornimenti al Rifugio Dondena. La pendenza non è mai eccessiva, ma lo sviluppo, per arrivare al Rifugio, è consistente: circa 6 Km. Sufficiente per far nascere delle dolorosissime fiacche nei piedi di Adri. La salita per lui si rivelerà una tortura, ma stoico arriverà fino in vetta.
Questo primo tratto di escursione sa comunque regalare degli scorci paesaggiastici davvero interessanti.

Il percorso passa proprio sotto le pareti del
Bec Raty ( 2382 m.s.l.m.)
In primo piano la strada, sullo sfondo il Rascias

Scorcio ameno


Mano a mano che ci si avvicina il percorso da seguire è sempre più loico


Alle 11.40 arriviamo al suggestivo paesello di Dondena. Ci accoglie una bella falesia che troneggia sulla destra. Echi dal passato, che narrano dolorose vicende partigiane, affiorano su alcuni cartelli didascalici.  Alle 12.00 entriamo, per medicamentare le ferite dell'Adri, nel Rifugio Dondena. Tra una cosa e l'altra, riprendiamo la marcia alle 13.00.


Il Rifugio Dondena, la salita prosegue sulla destra
Usciti dal Rifugio, ci portiamo alle sue spalle e procediamo in direzione Sud-Ovest. Il percorso è logico. La cima più vicina, sulla cui vetta troneggiano dei piloni d'alta tensione, è il Monte Dondena ( 2543 m.s.l.m.). Noi puntiamo all'evidente sella tra l'anticima del Rascias e lo stesso. Lasciando quindi a sinistra il Monte Dondena.



Non troviamo una bella neve. Questo versante è in ombra. La neve ha già subito la trasformazione.

La vetta del Monte Dondena
Arrivati alla quota corrispondente alla cima del Dondena, facciamo un lungo traverso a destra. Tagliamo tutto il versante nord del Rascias. Alle  14.00 siamo sulla sella. La cima del Rascias a sinistra, la sua anticima a destra. Davanti a noi si schiude la bella e solitaria valle del Rifugio Miserin.

Nei pressi della sella e dell'anticima del Rascias
L'ometto dell'anticima. Non occorre andarci in salita.
Si presenterà l'occasione durante la discesa
La suggestiva e solitaria valle del Rifugio Miserin
Dalla sella, arrivare in cima al Rascias è un gioco da ragazzi. Procediamo in direzione Est\ Sud-Est e in venti minuti siamo in vetta. Finalmente, dopo almeno 2 anni, io ed Adri riusciamo a raggiungere una cima insieme. Massima soddisfazione!

Verso la cima. Percorso evidente
Da qui si gode di un'incredibile vista sul gruppo del Rosa. Si riesce a distinguere tutte le cime del massiccio. Meraviglioso!

La corona del Rosa


Il tempo di ammirare il paesaggio, di togliere le pelli e siamo pronti per la discesa. La prima della stagione!
La prima parte del percorso, fino alla sella, è una in pista. Riscopro quel piacere ludico che offre lo sci... stupendo! Dall'anticima in poi, invece, la neve cambia consistenza e la sciata richiede più attenzione e sforzo fisico. Metto in saccoccia qualche caduta.
Alle 16.00, ripercorrendo il tracciato di ascesa, siamo alla macchina.



Considerazioni finali: Si tratta di una gita facile. La vetta del Rascias, di fatto, è un panettone, ma gli scorci paesaggistici che offre sono notevoli. In particolare, l'osservazione privilegiata sul Monte Rosa è veramente incantevole. Direi che il percorso non cela insidie particolari. Il lungo sviluppo iniziale, per arrivare al Rifugio Dondena, è consigliato per le fiacche ai piedi.
Direi che è una gita da farsi, come nel nostro caso, all'inizio della stagione. Quando si vuole mettere un po' di metri sulle gambe.
Inoltre, la vallata di Champorcher, offre diversi itinerari validi per lo scialpinismo. Nel complesso, pertanto,  è stata una gita bella , piacevole, che ha pienamente soddisfatto le aspettative.

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