Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


domenica 24 giugno 2018

Rundfjellet (803 m.s.l.m.) - scialpinismo alle Isole Lofoten

Isole Lofoten, Isola Austvagoya, Norvegia


Relazione alla salita scialpinistica alla Cima Rundfjellet (803 m.s.l.m.), ascensione effettuata il 24 febbraio 2018 da Toso, PMI, Coniugi e Claudio


http://www.archivioteca.it/wp-content/uploads/2018/06/Rundfjellet.pdf


Mio padre detestava gli sciatori, 
non voleva saperne di mischiarsi a loro: 
trovava qualcosa di offensivo 
nel gioco di scendere le montagne 
senza la fatica di salirci, 
lungo un pendio spianato dalle ruspe 
e attrezzato con un cavo a motore. 

[P. Cognetti, Le otto montagne, 
Einaudi 2016, p. 48];


Località di Partenza: Ponte sul Vatterfjordpollen sulla strada E10 che da Svolvaer conduce a Laupstad (Vedasi Ubicazione al termine di questo Post). Subito prima del ponte (arrivando da Svolvaer) si trova un parcheggio dove lasciare l'auto. Dal parcheggio, guardando ad Ovest, si vede la cima del Rundfjellet e tutto il versante di salita. A piedi si percorre il ponte sulla E10, in direzione di Laupstad, e immediatamente dopo si trova, sulla sinistra, la traccia di un ampio sentiero che, entrando nella rada boscaglia, costeggia il fiordo;


La traccia blu indica il percorso
della ski-alp al Rundfjellet





Località di arrivo: Sommità della vetta del Rundfjellet (803 m.s.l.m.);



Dislivello: 840 m. circa;


Tempistica: 3 ore; 

Difficoltà: MSA;

Esposizione: Est;

Punti di Appoggio: Nessuno;

Materiale: Normale dotazione scialpinistica, piccozza e ramponi molto consigliati;

Traccia GPS: Scarica la traccia GPS;

Discesa: Lungo l'itinerario di salita;


Relazione:
Per quanto riguarda il punto di partenza di questa scialpinistica, lo individuiamo agevolmente. Si posteggia l'auto nell'apposita piazzola prima del ponte sul Vatterfjordpollen (provenendo da Svolvaer). Si supera il ponte a piedi e, sulla sinistra, si individua l'evidente tracciato ove si sviluppa la salita al Rundfjellet.
Già dal posteggio si vede la nostra meta.

Il Runfjellet si vede già dal parcheggio
La prima parte della scialpinistica si sviluppa lungo un falsopiano che conduce ad un lago, sulle cui sponde sorge una tipica casetta rossa con la bandiera norvegese.

La partenza
Sulle sponde del lago sorge una tipica casetta
rossa con la bandiera norvegese


Ad un certo punto, si deve togliere gli sci per superare un tratto privo di neve (ma forse, con innevamento abbondante, non è necessario).



Si prosegue in falsopiano lasciando sulla sinistra la casetta e andando in direzione dell'ampio vallone a destra. Sul fondo si vede una piramide rocciosa.

Piramide rocciosa

Ci si intrufola negli arbusti e, piano piano, si inizia a prendere quota.



Alle nostre spalle di può notare una bella sella, sicuramente meta di altra ski-alp, racchiusa tra due cime. Notiamo la presenza di una traccia.

L'evidente sella, racchiusa tra due cime, ove si
sviluppa un'altra ski-alp


Mano a mano che si sale, iniziano a prendere forma gli stupendi panorami insulari innevati.

Stupendi panorami insulari innevati


Si punta allo pallone nevoso sulla sinistra.




La salita si destreggia tra arbusti e betulle. Quando la vegetazione termina, si incontrano alcuni grossi massi in granito. La via di salita è piuttosto evidente e punta ad una lontana sella tra uno spallone roccioso e la vetta vera e propria.


La via di salita è piuttosto evidente e punta ad
una lontana sella tra uno spallone roccioso
e la vetta vera e propria


Dopo un po' si entra nel cono d'ombra prodotto proprio dalle rocce sulla sinistra e si risalgono i pendii innevati che non oppongono particolari difficoltà. Fare attenzione solamente a qualche lastra ventata.


Il percorso è logico
Si entra nel cono d'ombra


Raggiunta la sella si sbuca al sole e ci si affaccia a Sud, ove si può ammirare la città di Svolvaer e il suo arcipelago.

Verso la sella assolata
Svolvaer e il suo arcipelago
Si prosegue a destra puntando alla cima e scegliendo il percorso più logico. Prestare attenzione al fatto che la cresta è schiaffeggiata dal vento ed è molto probabile trovare delle insidiose lastre ghiacciate. Valutare, quindi, l'opportunità di calzare i rampant.

La cima
Lo strappo finale alla vetta può essere fatto con gli sci ai piedi solamente se le condizioni della neve lo consentono, diversamente valutare di progredire con picca e ramponi.

Panorama dalla vetta
Pochi minuti e poi la cima!



Discesa: La discesa avviene dallo stesso itinerario di salita. Tutto molto evidente e piuttosto semplice. Nel falsopiano finale, dopo il lago, valutare l'ipotesi di ripellare.



Considerazioni finali: Salita munifica di soddisfazioni. Una delle più interessanti fatte durante il tour ski-alp "Lofoten 2018".



Bibliografia: F. Pasini, Norvegia: Lofoten, ski e kayak, itinerary di sci alpinismo e kayaktrip, ed. Geoantropo, pp. 41 e 42




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