Relazione dell'arrampicata sulla via di roccia "Rododendro" al Monte Peralba effettuata in data 5 settembre 2021 da Toso e Marcello
L'alpinismo è una delle poche attività umane
capaci di fondere insieme pensiero e azione.
[Massimo Mila, musicologo e accademico del CAI]
Itinerario automobilistico: Da Cima Sappada (UD) (Vedi Luogo alla fine di questo post) si imbocca la stradina per Sorgenti del Piave (indicazioni). Dopo diversi chilometri di strada stretta e tornanti, si parcheggia nei pressi della carrareccia che conduce al Rifugio Calvi (indicazioni).
Avvicinamento: Si sale al Rifugio Calvi e si prosegue seguendo le indicazioni per il Passo Sesis e ferrata Sartor. Si giunge, così, ad un bivio e si seguirà la traccia che conduce alla ferrata Sartor. Arrivati all'attacco della ferrata, si segue una traccia sulla destra che porta alla base della parte dove salgono diverse vie. La via Rododendro si trova nei pressi di un diedro con scritta rossa "Rododendro" alla base delle rocce;
Traccia gps d'avvicinamento: Scaricala qui;
Dislivello di avvicinamento: 500 m. circa;
Tempistica di avvicinamento: 1 ora;
Lunghezze: 4+ salita in vetta al Peralba;
Dislivello in arrampicata: 120 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 1815 m.s.l.m. circa;
Quota di partenza (arrampicata): 2300 m.s.l.m. circa;
Quota di arrivo: 2694 m.s.l.m. (vetta del Monte Peralba);
Difficoltà: 5c;
Soste: Spit uniti da cordone con anello di calata;
Esposizione: Sud;
Vie di fuga: In doppia dalla via;
Tipo di roccia: Calcare;
Materiale: Normale dotazione alpinistica per le vie di stampo plasir;
Tempo di arrampicata: 1 ora;
Punti di appoggio: Rifugio Calvi (2164 m.s.l.m.);
Discesa: Dalla vetta del Monte Peralba si scende dalla ferrata Sartor, altrimenti è possibile calarsi in doppia dalla via senza, però, raggiungere la cima del Peralba;
Attacco: Alla base di un diedro ove c'è la scritta rossa "Il Rododendro";
In giallo il sentiero di avvicinamento, in rosso il punto dell'attacco della via |
Relazione:
Primo Tiro (5c, 35 m.): Si sale seguendo la linea degli spit in direzione di un primo evidente bombè che per essere superato richiede un passo tecnico d'aderenza di 5c. Poi la via prosegue affrontando una serie di piccoli aggetti che oppongono difficoltà tra il 5b e il 5c con un'arrampicata prevalentemente d'aderenza. Poi si prosegue su percorso più facile fino alla sosta su due spit uniti da cordone e anello di calata;
L'attacco della via Rododendro |
Il superamento del primo bombè |
La sezione degli aggetti |
La parte finale della prima lunghezza |
Secondo Tiro (5c, 30 m.): La linea del secondo tiro è ben distinguibile dalla sosta. Si sale con arrampicata prevalentemente in placca. Si affronta dapprima una fascia di roccia friabile con due spit ravvicinati che richiede un po' d'attenzione (5c) e poi si prosegue più facilmente fino ad un secondo acuto rappresentato da un cambio di pendenza nei pressi di un accennato diedro (5c) sulla destra. Il tiro, infine, procede più facilmente fino in sosta (due spit uniti da un cordone e anello di calata);
La placca del secondo tiro |
Il secondo tiro visto dall'alto |
Marcello sul secondo passo chiave del tiro |
Terzo Tiro (5c, 40 m.): La via prosegue lungo la linea degli spit e richiede due passi di 5c posti in corrispondenza di altrettanti piccoli aggetti. L'arrampicata richiesta è prevalentemente tecnica di aderenza. La parte finale del tiro si consta di una bella e facile placca dove le protezioni tendono ad allungarsi. Sosta su due spit uniti da cordone e anello di calata;
La prima parte del terzo tiro |
L'ultima parte della terza lunghezza |
Quarto Tiro (4a, 60 m.): Proseguire arrampicando in verticale sulle rocce appoggiate che si delineano sopra la sosta. Si segue una linea logica ed intuitiva che non oppone particolari difficoltà, che alterna roccia molto lavorata a gande erbose e detriti. S'incontra una prima sosta a spit con cordone e anello di calata dopo pochi metri. Se si decide di uscire in vetta al Peralba (come suggerito da questa relazione) conviene ignorarla e proseguire fino al termine della corda attrezzando una sosta con protezioni veloci su qualche fessura. Questa lunghezza non presenta spit di progressione, quindi potrebbe essere necessario utilizzare qualche protezione veloce. Dopo circa 30-40 m. si trova un fittone cemento (forse della guerra) che può essere usato come sosta;
Le facili rocce appoggiate della quarta lunghezza |
L'ultimo tiro visto dall'alto |
Uscita in vetta al Monte Peralba: Al termine della quarta lunghezza, si prosegue camminando su gande e placche molto facili (passaggi di I grado) con direzione sinistrorsa e verso l'alto. Valutare se progredire in conserva protetta o slegati. In 20 minuti si arriva sul sentiero sommitale che conduce alla vetta del Monte Peralba (2694 m.s.l.m.);
Per gande e facili roccette si cammina fino in vetta al Monte Peralba |
Discesa: Dalla croce del Monte Peralba, si prosegue in direzione Ovest scendendo, dapprima, lungo un comodo sentiero e, successivamente, lungo la ferrata Sartor.
In cima |
Considerazioni finali: La via Rododendro al Monte Peralba è facile e corta, una valida e divertente alternativa per salire in vetta al Peralba evitando i sentieri escursionistici. Non oppone particolari difficoltà e tutti i passaggi di 5c sono ben protetti anche se pressoché obbligati. Si consiglia come ripiego nelle giornate di tempo incerto o quando si ha poco tempo. Adattissima a neofiti dell'arrampicata, può essere accostata ad altre vie pressoché gemelle tracciate sulla stessa parete, come la via Scano-Spinelli o la via delle Placche.
Riferimenti Bibliografici:
Cartina: Sappada-S. Stefano Forni Avoltri, Tabacco ed., Foglio 01
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