Visualizzazione post con etichetta Paretone di Arnad - Bard. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Paretone di Arnad - Bard. Mostra tutti i post

domenica 15 marzo 2020

Via Bucce d'Arancia al Paretone di Arnad (Corma di Machaby)

Bassa Valle d'Aosta - Alpi Pennine - Corma di Machaby

Relazione attinente all'arrampicata sulla via di roccia "Bucce d'Arancia" al Paretone di Arnad effettuata in data 29 ottobre 2011 e ripetuta in data 9 aprile 2019 da Toso e GM




Alta, elegantissima, diritta, sempre perfetta 
nel suo abito bianco, 
la betulla è la regina del bosco.
[Mauro Corona, Le voci del bosco, Mondadori 2008]



Itinerario automobilistico: Dall'autostrada TO-AO, uscire a Pont-Saint-Martin e seguire la SS 26 fino al Forte di Bard . Superare il forte e proseguire per qualche chilometro sulla medesima strada fino ad individuare il Paretone di Bard-Arnad e parcheggiare al posteggio sterrato sito proprio sotto l'evidente placconata del Paretone. Il parcheggio si trova prima dell'Osteria Arcaden. 


Come alternativa, si può salire con la macchina in direzione della località Bonavesse (vedi ubicazione al termine di questo post) e posteggiare dove inizia il sentiero che conduce al Santuario Madonna delle Nevi di Machaby e all'Agriturismo Lo Dzerby;


Avvicinamento: Dal parcheggio sotto il Paretone, risalire l'unico sentiero che sale verso il Paretone stesso. Dopo circa 20 minuti si trova la prima via del Paretone che è "Bucce d'arancia" (cartellino metallico alla base).

Dalla località Bonavesse, seguire il sentiero che conduce all'abitato di Machaby e al Santuario Madonna delle Nevi (20 minuti). Da qui, dopo aver superato il forte (oggi adibito ad Ostello), seguire il sentiero in discesa che, dapprima, passa attraverso alcuni ruderi e poi, sempre più ripido e a tratti attrezzato, scende verso gli attacchi delle vie del Paretone. Dopo circa 50 minuti (dal parcheggio) si incontrano le prime vie (cartellino metallico alla base) e, tra queste, la nostra "Bucce d'arancia";


Traccia GPS: Scarica la traccia GPS dell'avvicinamento partendo da Bonavesse;

Dislivello di avvicinamento: 50 m. circa dal parcheggio alla base del Paretone. Se si opta per lasciare la macchina in località Bonavesse ci sono 100 m. in salita circa e 300 in discesa;



Tempistica di avvicinamento: 20 minuti dal parcheggio alla base. 50 minuti dalla località Bonavasse;



Lunghezze: 9;



Dislivello in arrampicata: 300 m. circa;



Quota di partenza (avvicinamento): 400 m.s.l.m. circa dal parcheggio alla base del Paretone. 600 m.s.l.m. dalla località Bonavesse;


Quota di partenza (arrampicata): 450 m.s.l.m. circa;

Quota di arrivo: 750 m.s.l.m. circa (Acme del Paretone di Arnad);

Difficoltà: 6a (5c obbligatorio);

Soste: Tutte su spit uniti da catena;

Esposizione: Sud;

Vie di fuga: In doppia dalla via;

Tipo di roccia: Gneiss;

Materiale: Trattandosi di via plasir-multipitch, si può affrontare questa via solamente con una dozzina di rinvii. Per i più incerti, portare qualche friend e qualche nut può tornare utile;

Tempo di arrampicata: 4 ore;

Punti di appoggio: In vetta al Paretone ci sono l'agriturismo "Lo Dzerby" e l'Ostello "Il forte di Machaby";

Discesa: Possibile (ma sconsigliato) calarsi in doppia. Diversamente, a seconda di dove si è lasciata la macchina, la discesa può avvenire lungo il sentiero che dalla vetta del Paretone conduce dapprima nei pressi dell'agriturismo "Lo Dzerby" e poi, passando per l'abitato di Machaby, scendere fino alla località Bonavesse. La terza possibilità di discesa avviene lungo il sentiero, ripido ed attrezzato, che dall'Ostello "Il forte di Machaby" scende verso Sud e che in 30 minuti riporta al parcheggio della macchina sotto al Paretone;

Attacco: Individuabile grazie alla placchetta metallica che identifica l'inizio della via "Bucce d'Arancia";

L'attacco della via "Bucce d'Arancia"
al Paretone di Arnad



Relazione:

Primo Tiro (5c, 40 m.):  Si supera il primo muretto verticale che non oppone particolari difficoltà (5a), poi si prosegue su placca lavorata con direzione leggermente a sinistra. Si arriva nei pressi di un aggetto (evidente già dalla base) che deve essere superato a sinistra. Proprio sopra il tetto c'è un rinvio che permette di fare il passaggio in sicurezza. Per riuscire a rinviare si trova un appiglio piccolo ma utile proprio sulla destra del tetto stesso. Quindi con la mano sinistra si riesce a rinviare. Se non si approfitta di questo appiglio si è costretti a fare il passaggio senza essere protetti ed è piuttosto delicato (5c). Vinto questo tettino le difficoltà rimangono sempre sul 5b e in breve si arriva in sosta.

La partenza della prima lunghezza
La seconda parte del primo tiro (si noti, sulla sx)
l'aggetto da raggiungere 
L'aggetto va superato alla sinistra
Secondo Tiro (5c, 40 m.): La via prosegue decisamente a sinistra. Superato il primo sbalzo (facile) la via prosegue su una placca liscia e verticale su cui si dirama una bella fessura. Gli spit sono abbastanza vicini, vi è anche, incastonato nella fessura, un vecchio chiodo. La fessura offre, di tanto in tanto, una lama per un'ottima presa per le mani. Per oltre 10 metri si prosegue con un'arrampicata per niente banale che, a mio parere, non è mai inferiore al 5c. Si giunge, infine, al termine della placca ove, sulla destra, si trova un muretto molto lavorato che è da superare con un movimento atletico (5b). Subito dopo si arriva in sosta.

Dalla prima sosta si va decisamente
a sinistra e poi si risale la placca
fessurata
Il Toso in sosta al termine della
seconda lunghezza
Terzo Tiro (5c, 30 m.):  La lunghezza inizia con un deciso traverso a destra piuttosto esposto. Conviene rimanere bassi e sfruttare per i piedi una comoda cengetta. A dire il vero per le mani c'è ben poco, ma i piedi sono sempre in ottimo appoggio. Il vuoto dietro alle spalle, però, alza un po' il grado... Direi che questo traverso può essere sul 4c-5a. Alla fine del traverso la via prosegue verticalmente, dapprima con movimenti delicati su placca lavorata (5c) e, successivamente, su vere e proprie gradinate di gneiss (4c) fino alla sosta.

Deciso traverso a destra, piuttosto esposto
L'ultima parte del terzo tiro


Quarto Tiro (5a, 35 m.):  Breve traverso a sinistra e poi risalita dello spigolo ove si sviluppa il resto del tiro. Si tratta dello stesso spigolo del quarto tiro della via "Tike Saab" (vedasi relazione), non presenta particolari difficoltà, direi che siamo sul 5a, e neppure parecchie emozioni. Si arriva su una cengia terrosa e boschiva, alla fine della quale si trova la sosta.

L'iniziale traverso a sx della
quarta lunghezza
Sullo spigolo
Quinto Tiro (5c, 55 m.): Credo sia il tiro chiave della via, non tanto per la difficoltà, quanto per la sua peculiare caratteristica. Dopo una facile placca iniziale (5a) in cui ci si tiene sulla destra, ci si trova davanti ad un diedro non banale. Ci si destreggia tra la placca liscia d'aderenza di sinistra e il muretto ben appigliato di destra. Mano a mano che si sale lungo il diedro le difficoltà aumentano ed interpretare in modo corretto i passi da fare non è proprio banale. Comunque è sempre ben protetto e, al bisogno, si trova sempre un bel rinvio da tirare. Alla fine del diedro ci si sposta a destra, su una cengia erbosa dove si sosta.

La quinta lunghezza vista dalla sosta. Si noti,
il diedro che ne caratterizza la peculiarità 

GM affronta il diedro
Il diedro della quinta lunghezza

Sesto Tiro (5c, 35 m.): Il passaggio chiave è proprio all'inizio. Si tratta di una bella placca lavorata che offre minuscoli appigli per le mani e pochi appoggi per i piedi. Molto delicato... Qualche relazione lo grada 6a... potrebbe essere... Le difficoltà poi si abbattono (5b) fino a quando si supera una cengia ove ci sono alcuni alberi (tra i quali anche una betulla). Dopo, la via ritorna a regalare qualche passaggio più impegnativo (5c) fino ad un ultimo passo di placca tra l'ultimo spit e la sosta su una cengia. Lunghezza molto divertente.

La sesta lunghezza vista dall'alto
Prima di arrivare in sosta c'è ancora un ultimo
passo impegnativo

Settimo Tiro (5b, 35 m.): La lunghezza prosegue poco a destra della sosta, salendo in verticale, vincendo la prima placca e poi, la successiva, più appoggiata, fino alla sosta, sulla destra, nei pressi di una cengia con alberi.

La prima parte della settima lunghezza
La seconda parte della settima lunghezza
Ottava Lunghezza (5a, 35m.): Si tratta, sostanzialmente, di un traverso sinistrorso su placca. Ignorare la sosta che s'incontra dopo circa 15-20 m. e proseguire seguendo la linea degli spit sempre con percorso tendente a sinistra su placca via via più semplice.

L'ottavo tiro visto dall'alto
La placca dell'ottavo tiro. La lunghezza seguirà
una linea sinistrorsa
Passaggi sull'ottava lunghezza
Nono Tiro (5b, 35 m.): Per gradoni che si alternano a placche, con percorso logico e non obbligato, fino al termine della parete. Varie soste da utilizzare.

Gradoni e placche (facili) sull'ultimo tiro

Discesa: Possibile (ma sconsigliato) calarsi in doppia. Diversamente, a seconda di dove si è lasciata la macchina, la discesa può avvenire lungo il sentiero che dalla vetta del Paretone conduce dapprima nei pressi dell'agriturismo "Lo Dzerby" e poi, passando per l'abitato di Machaby, scendere fino alla località Bonavesse. La terza possibilità di discesa avviene lungo il sentiero, ripido ed attrezzato, che dall'Ostello "Il forte di Machaby" scende verso Sud e che in 30 minuti riporta al parcheggio della macchina sotto al Paretone;




Considerazioni finali: La via "Bucce d'Arancia" al Paretone di Arnad (Corma di Machaby) è considerata una grande classica di questa parete e, forse, una delle vie più accessibili grazie alle difficoltà contenute che oppone. Ritengo che sia una bella via, che in ogni tiro nasconde almeno un passaggio delicato che esige attenzione. Il diedro del quinto tiro e i primi metri del sesto sono gli acuti dell'intera via.




Riferimenti Bibliografici:

Pubblicazioni:
J. von Kanel, Plasir sud, Edition Filidor, Reichenbach (CH), 2003, p. 72

mercoledì 13 giugno 2018

Via Topo Bianco al Paretone di Bard Arnad

Bassa Valle d'Aosta, Alpi Pennine, Corma di Machaby, Arnad (AO)



Relazione attinente all'arrampicata sulla via di roccia "Topo Bianco" al Paretone di Bard-Arnad effettuata in data 28 ottobre 2017 da Toso e PMI + Coniugi


Non era tanto un bisogno di partire, 
quanto di tornare; 
non di scoprire una parte sconosciuta di me 
quanto di ritrovarne una antica e profonda, 
che sentivo di avere perduto.

[Paolo Cognetti, "Il ragazzo selvatico
Terre di mezzo ed. 2013];







Itinerario automobilistico: Dall'autostrada TO-AO, uscire a Pont-Saint-Martin e seguire la SS 26 fino al Forte di Bard (Vedi Ubicazione al termine di questo Post). Superare il forte e proseguir per qualche chilometro sulla medesima strada fino ad individuare il Paretone di Bard-Arnad e parcheggiare al posteggio sterrato sito proprio sotto l'evidente placconata del Paretone. Il parcheggio si trova prima dell'Osteria Arcaden;



Avvicinamento: Risalire l'unico sentiero che sale verso il Paretone. Dopo circa 20 minuti si trova la prima via del Paretone che è "Bucce d'arancia" (cartellino metallico alla base). Seguire il sentiero verso destra (faccia a monte) e dopo pochi metri si trova il cartellino indicante la via "Topo bianco";



Dislivello di avvicinamento: 50 m. circa;


Tempistica di avvicinamento: 20 minuti;


Lunghezze: 11;



Dislivello in arrampicata: 300 m. circa;



Quota di partenza (avvicinamento): 400 m.s.l.m. circa;



Quota di partenza (arrampicata): 450 m.s.l.m. circa;

Quota di arrivo: 800 m.s.l.m. circa (Acme del Paretone di Arnad);

Difficoltà: 6b (6a obbligatorio);

Soste: Tutte su spit uniti da catena;

Esposizione: Sud;

Vie di fuga: In doppia dalla via;

Tipo di roccia: Gneiss;

Materiale: Trattandosi di via plasir-multipitch, si può affrontare questa via solamente con una dozzina di rinvii. Per i più incerti, portare qualche friend e qualche nut può tornare utile;

Tempo di arrampicata: 4 ore;

Punti di appoggio: In vetta al Paretone ci sono l'agriturismo "Lo Derby" e l'Ostello "Il forte di Machaby";

Discesa: Possibile (ma sconsigliato) calarsi in doppia. Diversamente, la discesa può avvenire lungo il sentiero che dalla vetta del Paretone conduce dapprima nei pressi dell'agriturismo lo Derby e poi, passando per l'abitato di Machaby, scendere fino alla strada asfaltata. Da qui, per qualche chilometro si segue la strada che porta al paese di Arnad e poi al posteggio dell'auto alla base del Paretone (soluzione sconsigliata). La terza possibilità di discesa, quella più rapida e consigliata, avviene lungo il sentiero, ripido ed attrezzato, che dall'Ostello "Il forte di Machaby" scende verso Sud e che in 30 minuti riporta al parcheggio della macchina;

Attacco: Individuabile grazie alla placchetta metallica che identifica l'inizio della via "Topo bianco";



Relazione:

Primo Tiro (6a, 25 m.): Si risale la placca verticale posta sopra la targhetta metallica seguendo le tacchette e gli spit. Movimenti, subito, delicati e tecnici. Difficoltà pressoché costanti di 6a, probabilmente aiutandosi con gli spit il grado è sul 5c obbligato. Alla fine del tiro si raggiunge la sosta con un breve traverso delicato a destra;

La prima parte della prima lunghezza
La seconda parte del primo tiro


L'arrivo alla prima sosta
Il primo tiro visto dalla sosta
Secondo Tiro (5c, 30m.): Dalla sosta andare, inizialmente a sinistra, per poi portarsi in verticale sopra la sosta e affrontare l'evidente fessura. Vincere la fessura rappresenta il passo chiave del tiro, 5c obbligatorio con movimento delicato lontano dallo spit. Occorre padroneggiare il grado;

La prima parte della seconda lunghezza
Il passo chiave del secondo tiro
La parte finale della seconda lunghezza


Terzo Tiro (6b, 20m.): A destra della sosta, risalire l'accennato diedro a canna d'organo (passo delicato di 6a azzerabile). Poi la via prosegue in verticale su terreno più semplice (5b) fino ad un muretto tecnico finale che richiede un'arrampicata su tacche e che rappresenta il passo chiave dell'intera via (6b, azzerabile);


L'accennato diedro a canna d'organo
Il passo chiave dell'intera via (6b, azzerabile)
La PMI sul passo chiave
Quarto Tiro (5c, 30m.): Risalire l'evidente aggetto che sovrasta la sosta, affrontandolo inizialmente sulla sinistra e poi vincerlo direttamente (5c). Poi la via prosegue in verticale su roccia più semplice (5b) fino a raggiungere la sosta;

Vincere l'aggetto inizialmente a sinistra
Poi proseguire direttamente sopra la sosta
Per rocce più facili fino in sosta
Quinto Tiro (5c, 25m.): Raggiungere senza particolari difficoltà il primo spit sopra la sosta, poi traversare a sinistra, seguendo gli spit. Qui l'arrampicata si fa tecnica e delicata su microtacche (5c). Poi si riprende ad arrampicare in verticale, con difficoltà decrescenti (5a), fino a raggiungere la sosta posta immediatamente prima di una cengia erbosa;

La linea della quinta lunghezza
L'uscita dal quinto tiro
Il quinto tiro visto dall'alto
La quinta sosta
Sesto Tiro (4c, 30m.): Dalla sosta risalire il primo balzo roccioso e poi andare a sinistra, per evidente traccia di sentiero, fino a raggiungere alcuni alberi. Ivi, risalire la breve placca e poi la successiva fino ad arrivare alla sosta;

Il primo balzo roccioso
La placca finale del sesto tiro
Settimo Tiro (4b, 15m.): Risalire, verso destra, la parete molto lavorata ed appoggiata fino alla cengia ove si trova la sosta;

La settima lunghezza
Sulla cengia del settimo tiro

Ottavo Tiro (5b, 35m.): Dalla cengia arrampicare sulla parete in diagonale destra verso lo spigolo, poi in verticale fino a raggiungere la sosta;

In diagonale verso lo spigolo
Sullo spigolo

Nono Tiro (6a, 40m.): Salire in verticale sopra la sosta verso l'evidente aggetto, vincerlo e proseguire in direzione destrorsa. Qui arrampicata tecnica su microtacche e movimenti delicati (6a), poi in verticale verso un ulteriore aggetto, vincerlo (5c) e arrivare in sosta;

Il non tiro, in primo piano l'evidente aggetto

Decimo Tiro (4c, 35m.): Arrampicare sul muretto posto immediatamente sopra la sosta su bella roccia lavorata. Poi la pendenza si abbatta e si procede con facilità fino alla sosta;


Il muretto sopra la sosta della
decima lunghezza


Undicesimo Tiro (4a, 40m): Arrampicare su roccia facile ed appoggiata fino a trovare la sosta in vetta al Paretone; 

L'ultima lunghezza
L'ultimo tiro visto dall'alto


Discesa: Dall'ultima sosta entrare nel bosco e seguire l'evidente traccia di sentiero verso destra (faccia a monte). Dopo 5 minuti si raggiunge l'abitato ed il forte di Machaby. Dal forte prendere la traccia di sentiero che scende verso destra (spalle al forte) che conduce, inizialmente, verso alcune baite in stato di abbandono e poi, per ripido sentiero, a tratti attrezzato, in 30 minuti alla base del Paretone, passando anche per l'attacco della via;



Considerazioni finali: Via piacevole e divertente che richiede un certo impegno in quanto in ogni tiro c'è almeno un passaggio delicato.

Alla fine dell'ennesima avventura
Non vi dimenticherò mai… grazie!