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martedì 15 ottobre 2013

Direttissima Condor al Campaniletto (1.730 m.s.l.m.)


Gruppo della Grigna Meridionale (Grignetta), Prealpi lombarde, Lecco

Relazione attinente alla scalata sulla via di roccia "Direttissima Condor" al Campaniletto (gruppo del Fungo). Ascensione effettuata in data 18 giugno 2013 da Toso e Davide.



L’essenza dell’alpinismo è l’avventura
[Maurizio Giordani su La Rivista del Cai del maggio-giugno 2006 p. 6]









Itinerario automobilistico: Dal grande parcheggio del Pian dei Resinelli (vedi ubicazione al termine di questo post) si prosegue verso la chiesetta, lasciando il forno della Grigna alla destra. Si arriva così al termine del piazzale adibito a parcheggio e, girando a destra, ci si ritrova in corrispondenza di tre strade: una che sale, una che prosegue in piano ed una che scende. Prendere quella più a destra che sale. Percorrerla tutta fino al suo termine e parcheggiare la macchina nella piccola piazzola sterrata;
Avvicinamento: Dal parcheggio seguire l'evidente sentiero che in pochi minuti conduce all'imbocco del canalone Caimi. Qui c'è un bivio che, a destra, conduce al Rifugio Porta e Cresta Cermenati. Ignorarlo e andare a sinistra, in direzione Ovest. Nel volgere di una decina di minuti si arriva nei pressi di alcune catene, le si vince facilmente fino ad arrivare ad una scala di metallo che s'inerpica su una stretta gola-camino. Siamo nei pressi del Caminetto Pagani. Superato il tratto attrezzato si scende per alcune decine di metri su traccia di sentiero (protetta da cavo inguainato) per poi risalire e proseguire sempre in direzione Ovest. Si arriva così, dopo una mezzora abbondante, ad una bella paretina lavorata che s'erge subito dopo un ampio canalone chiamato Canalone dei Piccioni. Si risale la paretina che oppone passi di I° fino ad arrivare alla sua sommità ove c'è la sella del Campaniletto. In loco ci sono cartelli indicatori per il gruppo del Fungo. Seguendo le indicazioni si scende lungo un ripido sentierino a sinistra con direzione sud. Nel volgere di dieci minuti si arriva in corrispondenza delle guglie rocciose che compongono il gruppo del Fungo. Il primo torrione che s'incontra è la Portineria. Si prosegue risalendo una traccia di sentiero sulla destra che conduce alla base del Campaniletto, la seconda guglia che s'incontra scendendo. L'attacco della via è proprio in corrispondenza di un'evidente fessura.
Dislivello di avvicinamento: 400 m. circa;

Lunghezze: 2;
Dislivello in arrampicata: 70 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 1280 m.s.l.m. al Piani dei Resinelli;

Quota di partenza (arrampicata): 1660 m.s.l.m. circa;
Quota di arrivo: 1730 m.s.l.m.;
Difficoltà: VII°- (azzerabile, obbligato V°);
Soste: La prima attrezzata con spit, la seconda con spit e catena;

Esposizione: Nord-Est;
Vie di fuga: In doppia dalla via;page1image8240page1image7968page1image7696page1image7424page1image7152page1image6880page1image6608page1image6336page1image6064page1image5792page1image5520
Tipo di roccia: Calcare;
Materiale: Normale dotazione alpinistica con friends e cordini;
Tempo di arrampicata: Noi abbiamo iniziato a scalare alle 18.00 e alle 18.45 eravamo in vetta;

Discesa: In doppia sulla via;
Attacco: Proprio dove finisce il sentierino al cospetto di un'evidente fessura;






Il gruppo del Fungo. Al centro della foto il Campaniletto


Prima Lunghezza (V°, 20 m.): Si inizia ad arrampicare alla sinistra dell'evidente fessura ove è posizionato un fix sul quale però non serve rinviare in quanto troppo basso. Si supera la fessura arrampicando sulla placchetta di destra ove si trova un altro fix. Si prosegue sullo spigolo con arrampicata facile in direzione dell'evidente diedro. Pochi metri prima dei fix di sosta c'è il passaggio di V°. Utile integrare. Si arriva in sosta senza problemi.


L'attacco della via è in comune con la Normale
Davide sta per iniziare il primo tiro
Seconda Lunghezza (VII°-, 25 m.): Il passo difficile è proprio sopra la sosta, lo si percepisce dal notevole numero di chiodi presenti. Conviene tenersi sulla sinistra rispetto all'evidente fix, perchè andando a destra le difficoltà aumentano. Le difficoltà di VII°- si concretizzano, alla fin fine, in un solo passo ben protetto. Dopo essere andati a sinistra le difficoltà si abbattono, aumentano le prese e gli appoggi nonchè le possibilità per integrare, si prosegue in salita verticale fino alla madonnina di vetta ove c'è la sosta attrezzata per la calata.


L'ultima parte del secondo tiro



Torre, Lancia e Fungo visti dalla cima del Campaniletto


Discesa: Con una calata fino al punto di partenza;


Calata in doppia. Con una doppia da 60 m. si arriva alla base


Considerazioni Finali: E' una via classica del gruppo del Fungo in particolare e della Grigna Meridionale in generale. Solitamente è una via che viene concatenata con altre normali dello stesso gruppo, infatti io e Davide dopo aver scalato questa via siamo saliti sulla via Corti alla Torre (Vedi Relazione).  Si tratta, anche, di una via molto gettonata per i corsi di arrampicata e di alpinismo. Infatti, pur opponendo un solo passo di VII°- (azzerrabile), l'arrampicata è molto didattica. Mi sento di consigliarla assolutamente a chi, alle prime armi, voglia cimentarsi con un bell'ambiente di (quasi) avventura.




Riferimenti bibliografici:
Testi
P. Soregaroli, Grigne, guida escursionistica e alpinistica della Grigna Settentrionale, della Grigna Meridionale e del Coltignone, Nordpress Ed., Chiari (BS) (2006), pp. 300-317 




mercoledì 25 settembre 2013

Via Corti alla Torre - gruppo del Fungo


Gruppo della Grigna Meridionale (Grignetta), Prealpi lombarde, Lecco

Relazione attinente alla scalata sulla via di roccia "Corti" alla Torre. Ascensione effettuata in data 18 giugno 2013 da Toso e Davide.


Regola aurea della mazza di tamburo:
Quando ne vedi una, raccoglila!
[Toso]








Itinerario automobilistico: Dal grande parcheggio del Pian dei Resinelli (vedi ubicazione al termine di questo post) si prosegue verso la chiesetta, lasciando il forno della Grigna alla destra. Si arriva così al termine del piazzale adibito a parcheggio e, girando a destra, ci si ritrova in corrispondenza di tre strade: una che sale, una che prosegue in piano ed una che scende. Prendere quella più a destra che sale. Percorrerla tutta fino al suo termine e parcheggiare la macchina nella piccola piazzola sterrata;

Avvicinamento: Dal parcheggio seguire l'evidente sentiero che in pochi minuti conduce all'imbocco del canalone Caimi. Qui c'è un bivio che, a destra, conduce al Rifugio Porta e Cresta Cermenati. Ignorarlo e andare a sinistra, in direzione Ovest. Nel volgere di una decina di minuti si arriva nei pressi di alcune catene, le si vince facilmente fino ad arrivare ad una scala di metallo che s'inerpica su una stretta gola-camino. Siamo nei pressi del Caminetto Pagani. Superato il tratto attrezzato si scende per alcune decine di metri su traccia di sentiero (protetta da cavo inguainato) per poi risalire e proseguire sempre in direzione Ovest. Si arriva così, dopo una mezzora abbondante, ad una bella paretina lavorata che s'erge subito dopo un ampio canalone chiamato Canalone dei Piccioni. Si risale la paretina che oppone passi di I° fino ad arrivare alla sua sommità ove c'è la sella del Campaniletto. In loco ci sono cartelli indicatori per il gruppo del Fungo. Seguendo le indicazioni si scende lungo un ripido sentierino a sinistra con direzione sud. Nel volgere di dieci minuti si arriva al termine del sentiero, che finisce proprio contro una struttura rocciosa. Questa struttura è la Torre (nel gruppo del Fungo) e la parete che abbiamo di fronte è quella che dobbiamo scalare; la parete Nord. A destra il sentiero s'inerpica su balze ancora per qualche metro fino a giungere nei pressi di un altro salto roccioso; questo, invece, è il primo tiro alla normale del Fungo. Complessivamente noi siamo stati un'ora per fare l'avvicinamento, con passo svelto;
Dislivello di avvicinamento: 400 m. circa;

Lunghezze: 2;
Dislivello in arrampicata: 70 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 1280 m.s.l.m. al Piani dei Resinelli;

Quota di partenza (arrampicata): 1660 m.s.l.m. circa;
Quota di arrivo: 1730 m.s.l.m.;
Difficoltà: V°;
Soste: Attrezzate con spit e catena;

Esposizione: Est;
Vie di fuga: In doppia dalla via;page1image8240page1image7968page1image7696page1image7424page1image7152page1image6880page1image6608page1image6336page1image6064page1image5792page1image5520
Tipo di roccia: Calcare;
Materiale: Normale dotazione alpinistica con friends e cordini;
Tempo di arrampicata: Noi abbiamo iniziato a scalare alle 19.00 e alle 19.40 eravamo in vetta;

Discesa: In doppia dal versante Nord;
Attacco: Proprio dove finisce il sentierino (vedasi foto con tracciato della via) si possono notare due fix utilizzabili per la sosta. La via inizia con un traverso a sinistra in direzione dell'evidente fessura;


In rosso evidenziato il percorso automobilistico dal Pian dei Resinelli
fino all'inizio del sentiero

Relazione:


Il tracciato della via Corti alla Torre. Sulla destra si noti
l'inconfondibile sagoma della Lancia


Prima Lunghezza (V°, 25 m.): Alla base si notano due fix di sosta su cui si potrebbe assicurare il secondo di cordata. Ci si porta subito a sinistra in direzione dell'evidente fessura ove, poco più in alto, si nota un fix. Rinviato si prosegue verticalmente con progressione facile (III°+) fino ad incontrare tre chiodi piuttosto ravvicinati. Qui c'è il passo di V°. Subito dopo le difficoltà si abbassano e si deve tenere la destra (ove s'incontra un fix visibile solo all'ultimo). Da qui si prosegue con arrampicata facile e logica in direzione sinistra ove si incontra la sosta.


L'attacco della via
Davide sulla prima lunghezza


Seconda Lunghezza (V°, 25 m.): Dalla sosta si prosegue con un deciso traverso a sinistra (chiodo visibile all'ultimo) in direzione dell'evidente fessura che si deve seguire fino al suo termine in cima alla Torre. Arrampicata non particolarmente complessa con abbondanti possibilità di protezione.


Il traverso iniziale della secondo tiro
Il tiro prosegue seguendo la fessura fino in vetta


Uscita: Dalla sosta fare sicura al primo di cordata che, andando in direzione destra-Ovest (verso la Lancia), cammina sulla cima della Torre fino ad arrivare alla sosta di calata. Onde evitare errori si consideri che si deve andare in direzione opposta a quella ove troneggia la madonnina di vetta della Torre. Arrivati alla grossa catena di calata, con una sola doppia, si arriva al punto di partenza. La calata avviene sul versante nord della Torre, tra la stessa Torre e il Campaniletto.


Davide in uscita dalla via in cima alla Torre


Considerazioni finali: Si tratta di una via classica della Grignetta. Di solito, la salita viene concatenata con altre vie dello stesso gruppo del Fungo. Noi, ad esempio, prima di fare questa via abbiamo fatto la via Condor al Campaniletto (Si consideri anche che siamo partiti dalla macchina alle 16.30). Solitamente questa via viene percorsa da numerosi corsi di arrampicata, in quanto è proprio vocata alla didattica, soprattutto per l'ambiente che è situato a metà strada tra l'alpinismo di stampo classico e le vie di tipo plasir. 


La calata in doppia avviene sul versante nord tra la Torre e il Campaniletto


Riferimenti Bibliogarfici: 
Cartine: Grigne, Resegone, Campelli, Tre Signori, Legnone - carta turistica 1:35.000, 2° ed., Milano 2001, Regione Lombardia e APT Lecchese
Testi: P. Corti, M. Anghileri, Grignetta, un secolo di arrampicate, Casa Editrice Stefanoni, Lecco (2003), pp. 61-63 
P. Soregaroli, Grigne, guida escursionistica e alpinistica della Grigna Settentrionale, della Grigna Meridionale e del Coltignone, Nordpress Ed., Chiari (BS) (2006), pp. 300-317