Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


domenica 17 novembre 2019

Via Asia all'Ago di Villacco (2050 m.s.l.m.)

Relazione attinente all'arrampicata sulla via di roccia "Asia" all'Ago di Villacco (2050 m.s.l.m.) effettuata in data 18 agosto 2019 da Toso e Diego






La montagna è come la vita, 

per conoscere la verità 
bisogna avere il coraggio di affrontarla. 
[Hervé Barmasse 
La Montagna Dentro
Ed. Laterza, Cap. 9];




L'Ago di Villacco


Itinerario automobilistico: Da Sella Nevea (vedi ubicazione alla fine di questo post) scendere in Val Rio del Lago in direzione Cave del Predil. Posteggiare l'auto nei parcheggi siti nei pressi del ponte sul Rio Bianco. Imboccare il sentiero n. 650 (denominato Re di Sassonia) che conduce al Rifugio Corsi (1874 m.s.l.m.); 



Avvicinamento: Si segue il sentiero n. 650, denominato Re di Sassonia, che s'innalza nel bosco di faggi e, nel volgere di circa 2 ore, conduce al Rifugio Corsi attraversando scenari spettacolari che si affacciano sulle Alpi Giulie Occidentali. Per la precisione, il sentiero Re di Sassonia, propriamente detto, sarebbe quello contrassegnato dal segnavia n. 629 nel quale si tramuta il 650 quando interseca la biforcazione che conduce al Rifugio Brunner (1432 m.s.l.m.) (da ignorare). L'Ago di Villacco si trova a 5 minuti dal Rifugio Corsi, imboccando il sentiero 625 che conduce al Passo degli Scalini. Dal Rifugio si distingue l'evidente struttura rocciosa denominata Ago di Villacco; 

Traccia GPS: Scarica qui la traccia per l'avvicinamento;



Dislivello di avvicinamento: 950 m. circa;



Tempistica di avvicinamento: 2 ore - 2 ore e mezza;

Lunghezze: 5;

Dislivello in arrampicata: 150 m. circa;

Quota di partenza (avvicinamento): 950 m.s.l.m. circa;

Quota di partenza (arrampicata): 1900 m.s.l.m. circa;

Quota di arrivo: 2050 m.s.l.m. circa, vetta dell'Ago di Villacco;

Difficoltà: 6a (5a obbl.);

Soste: Due spit da unire;

Esposizione: Sud;

Vie di fuga: In doppia dalla via;

Tipo di roccia: Calcare;

Materiale: Normale dotazione alpinistica per le vie di tipo plasir, portare al seguito qualche protezione veloce da utilizzare nei tiri di stampo classico di questa via; 

Tempo di arrampicata: 2,5 ore;

Punti di appoggio: Rifugio Corsi (1874 m.s.l.m.);

Discesa: In corda doppia (3 calate con le mezze corde) lungo la via normale (spigolo);

Attacco: Guardando la parete Sud dell'Ago si distinguono, nettamente, due spigoli, uno di destra ed uno di sinistra. Su quello di sinistra sale la via Normale che è anche chiamata "Spigolo Sud", la via Asia risale lo spigolo di destra (Est). L'attacco della via Asia all'Ago di Villacco si trova proprio alla base dello spigolo Est dell'Ago (spigolo di destra) e si raggiunge dopo aver risalito i facili 20 metri di zoccolo. Vi è uno spit che caratterizza la prima sosta e, poco dopo, sulla sinistra in alto, si vede il primo spit di progressione della via;

In verde lo zoccolo, dopo 20 m. si
trova uno spit che rappresenta
l'attacco della via. In blu la prima
lunghezza


Relazione:

Zoccolo (II, 20 m.): Si risale lo zoccolo, costituito da facili roccette di II grado, dirigendosi verso lo spigolo di destra (nessun chiodo). Quando la parete inizia a diventare verticale, s'incontra uno spit di sosta ed uno poco più in alto a sinistra;

Il pallino rosso indica l'attacco della via Asia
all'Ago di Villacco, dopo aver risalito lo zoccolo
L'attacco dell via Asia all'Ago di Villacco


Primo Tiro (6a oppure A-5b obb.,  30 m.): Il primo passo è di 6a, allungandosi si riesce a rinviare ed, eventualmente, ad azzerare. E' richiesta un'arrampicata tecnica su microtacche. Dopo lo spit le difficoltà si portano sul 5a, si segue la linea degli spit che, pur non essendo da falesia, sono abbastanza vicini (presenza anche di qualche chiodo). Si vince un aggetto superandolo alla sua sinistra su una buona fessura, poi la via prosegue con direzione destrorsa, un passo un po' più impegnativo (5b-5c) comunque ben protetto ed azzerabile. Proseguendo su roccia lavorata verso destra con percorso logico, si arriva alla sosta (due spit con anelli di calata da unire);

Diego in azione sul primo tiro
Diego in sosta al termine della prima lunghezza

Secondo Tiro (4c, 25 m.): La via prosegue sull'evidente placca appoggiata alla destra della sosta. Le difficoltà non sono elevate (4a) ma vi è assenza di ancoraggi per oltre 10 m. e scarse possibilità d'integrare. Appena la parete diventa più ripida, però, si trova un chiodo. Passo un po' più impegnativo (4c), protetto bene che si vince verso sinistra. Si raggiunge una sezione di roccia appoggiata che si sviluppa sotto il tetto e ci si dirige verso destra, su percorso facile, ma con il rischio di far cadere qualche sasso. Appena doppiato lo spigolo si trova la sosta (due spit da unire);

La placca iniziale della seconda lunghezza
Diego sul secondo tiro
Terzo Tiro (5a, 30 m.): Alla destra della sosta, vincere il primo muretto di roccia lavorata, poi dirigersi, ancora a destra, verso una evidente fessura dove si distinguono degli spit. A questo punto si apre un bellissimo diedro, protetto bene da chiodi e spit, che si risale interamente. Ultimo passo da vincere con un movimento atletico (5a) possibile proteggerlo con friend. Sosta su due spit con anello di calata da unire;

L'inizio della terza lunghezza
All'inizio del bellissimo diedro

Un friend messo bene

Quarto Tiro (IV+, 20 m.): Proseguire alla destra della sosta seguendo la fessura e arrampicando sulla placca appoggiata di destra. Dopo pochi metri, quando la roccia si fa più verticale, nei pressi di un'evidente lama staccata, arrampicare a sinistra (ignorando, quindi la lama), vincere un muro ben appigliato che, con un movimento atletico da proteggere (IV+), consente di doppiare lo spigolo e portarsi sulla placca Sud dell'ago. Proseguire per qualche metro sulle facili rocce (III) fino a raggiungere la sosta (spit con anello di calata e chiodi da unire). Nessun chiodo sul tiro;

La prima parte del quarto tiro. Quando la roccia
cambia pendenza spostarsi a sinistra
La seconda parte del quarto tiro si sviluppa su
rocce facili (III) sulla parete Sud dell'Ago di Villacco

Diego sul passo chiave (IV+) della quarta lunghezza

Quinto Tiro (IV, 25 m.): Arrampicare seguendo l'evidente fessura alla sinistra della sosta. Dopo poco s'incontra, a destra, uno spit. Proseguire sulla fessura fino a raggiungere l'anticima di sinistra, proseguire ancora in fessura fino a raggiungere lo spigolo occidentale. Qui si sale verso la cima dell'Ago di Villacco con arrampicata non difficile (III grado), ma esposta e priva di protezioni. L'unico ancoraggio di quest'ultima lunghezza risulta essere il primo spit trovato pochi metri dopo la sosta. C'è qualche possibilità di integrare. Sosta in vetta all'Ago su spit uniti da catena;

Diego all'inizio della quinta lunghezza


Sull'anticima di sinistra
La parte finale della via Asia all'Ago di Villacco

Quinto tiro variante (V, 25 m.): Questa variante, in realtà, sarebbe l'ultimo tiro della via Asia. I primi metri sono in comune con l'ultima lunghezza della via dello spigolo. Si affronta l'evidente fessura, si rinvia allo spit che si trova sulla destra dopo qualche metro, si prosegue sulla fessura per poi spostarsi sulla parete di destra in direzione dell'evidente aggetto. Si trova un chiodo sotto il tetto e lo si vince sulla sinistra (chiodo). Poi, per roccia lavorata che mano a mano che si sale diventa più facile, si arriva in vetta. Sosta su spit uniti da catena con anello per calata.

La variante qui descritta (che sarebbe l'ultima
lunghezza della via Asia) si sviluppa sulla destra
passando a sinistra dell'aggetto

Discesa:
Prima calata: Ci si cala per circa 35 m. lungo la parete Sud dell'Ago di Villacco. S'ignora la sosta tra il quarto e quinto tiro e si prosegue nella calata ancora per qualche metro fino a quando, un po' più a sinistra si trova la sosta (due spit con anelli di calata;
Seconda calata: Ci si cala per 55 m. La sosta si trova dentro una nicchia. Due spit con anelli di calata;
Terza calata: 40 m. fino al sentiero alla base dell'Ago di Villacco.


Il Rifugio Corsi e, sullo sfondo, l'Ago di Villacco

Considerazioni finali: La via Asia all'Ago di Villacco rappresenta una valida alternativa alla classica via dello Spigolo. Il fatto che sia stata attrezzata parzialmente a spit, consente di affrontarla anche a neofiti che vogliono cimentarsi con l'uso delle protezioni veloci. Questo spiega anche il motivo per il quale ho usato, per indicarne le difficoltà, sia la scala francese che la scala UIIA. Non si tratta, infatti, di una via sportiva tout court, ma di un ibrido che, nel complesso, regala un'arrampicata piacevole, divertente in un ambiente che, panoramicamente, è superbo. Il passo di 6a, come detto, può essere agevolmente azzerato e, per affrontare la via senza problemi è richiesto il 5a. Prestare attenzione alla roccia che, su alcuni tratti, può essere instabile. E' opportuno, pertanto, evitare di bivaccare sul sentiero alla base dell'Ago.



Riferimenti Bibliografici: C. Piovani, E. Zorzi, S. D'Eredità, Alpi Carniche, Alpi Giulie, Alpine Studio e CAI (2016), p. 404.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.