Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


mercoledì 15 giugno 2011

Via Tike Saab al Paretone di Arnad

Bassa Valle d'Aosta - Alpi Pennine - Gruppo del Monte Rosa - Corma di Machaby


Salita effettuata in data 14 giugno 2011 da Toso e Edo


Dati tecnici salita:
Avvicinamento: 20 minuti dal parcheggio;
Dislivello in arrampicata: 250 m circa;
Lunghezze: 10 tiri (gli ultimi due si possono concatenare);
Difficoltà: 6a (5c+ obb.) come riportato sul cartellino iniziale della via, a mio parere (6b - 5c obb.);
Soste: attrezzate con spit e catena;
Esposizione: Sud;
Tipo di Roccia: Gneiss;
Materiale: Normale dotazione alpinistica per arrampicata sportiva su via moderna di più tiri (plasir);
Itinerario automobilistico: Autostrada TO-AO, uscita Pont-Saint-Martin, seguire la SS 26, superare il Forte di Bard e parcheggiare al posteggio sterrato sito proprio sotto l'evidente placconata del Paretone.


Relazione: In 20 minuti di camminata si risale il sentiero che conduce al settore centrale del Paretone. Una delle prime vie che s'incontrano (opportunamente segnalata con un cartellino in alluminio) è Bucce d'arancia, da qui si piega a sinistra, seguendo la traccia di sentiero e, quasi immediatamente si giunge all'attacco della via Tike Saab (anche questa segnalata con un cartellino in alluminio e che, se non erro, dovrebbe essere la prima via dopo Bucce d'arancia).

Prima lunghezza (5c, 45 m): La partenza è intuitiva, data la presenza del cartellino e degli spit. La direzione volge verso una giovane betulla posizionata 35 metri più sopra. La sosta sarà poco più in alto di questo albero. Il tiro presenta una difficoltà continua, sul 5b-5c. Nulla di particolare da segnalare.
Gli ultimi metri del primo tiro

Seconda lunghezza (5c, 25 m): Il tiro è verticale sopra la sosta, intuitivo e dalla difficoltà costante come il precedente. A mio parere non particolarmente emozionante.
La seconda lunghezza
Terza Lunghezza (6a, 35 m): La via prosegue inizialmente in verticale per poi spostaresi a destra nei pressi di un muretto. Superare questo sbalzo è il passo chiave del tiro. Ci si alza con i piedi fin sotto alla roccia verticale, si riesce in questo modo a rinviare. Da qui ci si sposta con cautela ancora a destra e oltre il muro si riesce senza particolari difficoltà a rinviare sullo spit posto in piena parete liscia e verticale. Ora il problema è quello di scavalcare il muretto e portarsi su questa parete. Ci sono due modi: il primo è quello di prendere due tacchetine con le mani e sollevarsi sulle braccia portandosi con le gambe sui precari appoggi dello spigolo, la seconda invece prevede di portarsi sulla destra in piena parete liscia e proseguire in grande aderenza. Indovinate per quale metodo ho optato io.... Dimenticavo, c'è una terza via, che consiste nel tirare il rinvio... Vinto questo ostacolo, la via prosegue in verticale leggermente a destra, ma nel giro di poco la pendenza di abbatte e si arriva in sosta.



Edo si appresta a vincere il passaggio chiave della terza lunghezza.
Si noti il cambio di pendenza quando si passa dalla prima parte alla seconda della via.
Quarta Lunghezza (5b, 30 m.): La via prosegue per l'evidente spigolo senza particolari difficoltà. Si arriva così ad una cengia boschiva ove si sosta.

Il quarto tiro prosegue sull'evidente spigolo.
Quinta Lunghezza (5b, 40 m.): La partenza di questo tiro è proprio di fianco a quella di "Bucce d'arancia", ma non ci sono problemi a trovarla in quanto c'è il solito cartellino in metallo che la identifica. La via prosegue, pertanto, leggermente a sinistra del diedro su cui si sviluppa "Bucce". All'inizio passa quasi sotto un castano e poi sale dritta. Non ci sono particolari note da segnalare. Difficoltà costante non eccessiva. Si sosta su una piccola cengia posta sotto uno strapiombo. Non è proprio simpatico, quando si arriva in sosta, trovare una vipera morta nei pressi...


La vipera morta (e rinsecchita) di fianco alla sosta in cengia.
Sesta Lunghezza (6b, 35 m.): Questo è il tiro chiave della via. Dalla sosta si risale il muretto aggettante e  strapiombante su appigli minuscoli. Gli spit sono molto vicini ed infatti una ragione c'è... La via tende leggermente a destra per poi proseguire diritta una volta superato il primo ostacolo, ma oramai non c'è più collegamento visivo tra primo e secondo. I passi dalla sosta fino oltre l'aggetto sono molto delicati e, pur avendo sempre degli appigli decenti, il problema è quello di ri-bilanciarsi dopo aver fatto il movimento.  Su alcune relazioni questo tiro è gradato 5c+ e A0. Farlo in libera, come ha fatto magistralmente Edo, secondo me è un 6a+/6b (almeno i primi 5-8 metri). Superato lo spanciamento della roccia le difficoltà si abbassano leggermente ma rimangono comunque sul 5c/6a. Ovviamente proprio su questi passaggi delicati le corde hanno deciso di aggrovigliarsi e così Edo ha avuto anche questo ulteriore problema... Pur non avendolo fatto (ma da secondo non c'è alcun vanto) , credo che si possa azzerare la difficoltà abbastanmza agevolmente data la relativa vicnanza dei primi 4 spit. Quando sono arrivato in sosta ho detto: "Sono proprio contento che questo tiro sia toccato a te!"
Attenzione: tra l'ultimo spit e la sosta il passaggio è piuttosto lungo in quanto è stato tolto uno spit intermedio. Come dicevo, prò, le difficoltà sono più morbide risperro all'inizio della lunghezza. Fatto strano però, in questo ultimo spit, Edo ha trovato un maglia rapida....

Il duro tetto del sesto tiro. La difficoltà prosegue fino a
che il primo di cordata sparisce dalla vista. Poi, per fortuna,
s'accheta leggermente.

Settima Lunghezza (5b, 30 m.): "Fumati sto tiro, Toso!" Queste le parole di Edo mentre mi apprestavo a partire. Effettivamente è una lunghezza tranquilla, se comparata a quella precedente, che tende leggermente a destra ed è senza infamia e senza lode. Volendo si può concatenarla con la successiva.

Edo sulla settima lunghezza.
Ottava Lunghezza (5b, 20 m.): Dalla sosta si risale un primo muretto e si arriva ad una larga cengia, qui si incontra un altro muretto con passaggio (un solo passo) delicato e (per chi è corto) non ben protetto (5c). Vinto questo ultimo ostacolo si arriva in sosta senza problemi. Edo è proseguito concatenando il nono tiro e arrivando addirittura alla fine della via.

La conformazione dell'ottavo tiro di corda
Nona Lunghezza (5a, 30 m.): Si prosegue senza più difficoltà seguendo gli spit.
Decima Lunghezza - Uscita (3c, 20 m.): Dalla sosta si esce quasi passeggiando e si arriva al boschetto in pochi metri di facile roccia.

Discesa: Si segue il sentiero che conduce all'abitato ove c'è il piccolo Santuario di Machaby e l'agriturismo Dzerby (che credo sia aperto solo nei weekends), da qui si prosegue in discesa verso destra e in mezz'ora si arriva alla base delle vie.


Considerazioni finali: Io ed Edo siamo stati abbastanza veloci a fare l'intera via, impiegandoci due ore e mezza (abbiamo attaccato alle 16.00 e siamo arrivati alla fine della via alle 18.30). Per il resto posso dire che la via è carina, non oppone particolari difficoltà, è sempre molto ben protetta e nel complesso risulta una salita piacevole.

Riferimenti Bibliogarfici:
Pubblicazioni:
J. von Kanel, Plasir sud, Edition Filidor, Reichenbach (CH), 2003 - si precisa che su questa guida si trovano indicazioni sul Paretone di Arnad ma nulla per quanto attiene la via qui descritta


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