Relazione attinente all'arrampicata sulla via di roccia "Caldo Inverno" alla parete di San Paolo ad Arco di Trento, scalata effettuata in data 25 maggio 2021 da Toso & Ste
Troppo spesso dimentichiamo che l'esistere,
andandocene in giro per queste magnifiche crode,
è un privilegio di per sé stupefacente.
[Diego Cason, su Le Alpi Venete,
autunno-inverno 2020-21, Cinquant'anni dell'alta via 2]
Itinerario automobilistico: Da Arco di Trento (Vedasi Luogo al termine di questo post) seguire le indicazioni per campeggi, piscina e Ceniga. Si imbocca una strada stretta che costeggia la parete San Paolo a sinistra e degli uliveti a destra. Proseguire fino al ristorante "La Lanterna". Parcheggiare la macchina nel parcheggio del locale (obbligo di consumazione);
Avvicinamento: Dal parcheggio de "La Lanterna" ripercorre a ritroso la strada appena fatta con la macchina. Dopo circa 100 m. imboccare un'evidente traccia di sentiero che sale a destra nella boscaglia. Raggiungere la parete ed iniziare a cercare la scritta alla base della via. La via Caldo Inverno si trova a destra (faccia alla parete) della via La Cengia Rossa. Se trovate le vie Elda o Linda, sappiate che dovete tornare sui vostri passi in quanto la via Caldo Inverno si trova a destra (faccia a monte) di queste vie;
Dislivello di avvicinamento: 50 m. circa;
Tempistica di avvicinamento: 20 minuti;
Dislivello in arrampicata: 150 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 100 m.s.l.m. circa;
Quota di partenza (arrampicata): 150 m.s.l.m. circa;
Quota di arrivo: 300 m.s.l.m. circa;
Difficoltà: 6a (5c obbligatorio);
Soste: Su due spit (da unire con cordino) e su albero;
Esposizione: Sud;
Vie di fuga: In doppia dalla via;
Tipo di roccia: Calcare;
Materiale: Normale dotazione alpinistica per le vie sportive, portare, eventualmente, qualche friend medio piccolo per rare integrazioni;
Tempo di arrampicata: 3 ore;
Punti di appoggio: La via è a pochi minuti dal paese di Arco;
Discesa: Seguire la cengia verso destra (faccia a monte) e poi per sentiero fino alla base;
Attacco: Scritta alla base della parete. La via Caldo Inverno si trova alla destra (faccia alla parete) della via La Cengia Rossa. Se trovate le vie Elda o Linda, sappiate che dovete tornare sui vostri passi in quanto la via Caldo Inverno si trova a destra (faccia a monte) di queste vie.
Traccia GPS per l'attacco: Scarica qui
Relazione:
Primo Tiro (6a, 25 m.): Salire seguendo linea degli evidenti spit. I primi metri la roccia potrebbe risultare viscida e presenta una difficoltà tra il 5c e il 6a, richiedendo dei movimenti delicati. Poi, dopo essere andata verso sinistra, la verticalità si abbatte e si affronta una sorta di diedro più facile (5a) che porta alla cengia di sosta (due spit con anello da unire);
La partenza impegnativa |
Lo Ste alla fine della difficoltà del primo tiro |
L'accennato diedro finale |
Secondo Tiro (5c, 20 m.): Affrontare l'evidente diedro che oppone difficoltà costanti di 5c. L'entrata nel diedro e il primo rinvio sono un po' faticosi, alcuni passi successivi sono un po' unti. Uscita su facili rocce che conducono alla sosta (due spit con anello da unire);
Il meraviglioso diedro della seconda lunghezza |
L'uscita dal diedro della seconda lunghezza |
Terzo Tiro (4a, 20 m.): Risalire le facili rocce poste sopra la sosta, poi imboccare il sentiero e sostare su un albero alla base della successiva parete;
La prima parte del terzo tiro |
Il sentiero che sosta sull'albero |
Quarto Tiro (5c, 20 m.): Si sale sulle rocce iniziali con percorso logico e indicato da spit e cordoni. Si approda in questo modo nella sezione centrale del tiro che presenta una bella placca, protetta da spit, che richiede un'arrampicata tecnica (5c). In questa parte, ci si sposta dapprima a sinistra, sfruttando delle labili fessure, per poi rientrare verso destra. Roccia un po' unta. L'uscita dal tiro è più facile, ma un po' più atletica (5b). Sosta su due spit (con anello) da unire, alla sinistra di un invitante diedro;
La bella placca del quarto tiro |
Lo Ste in azione sul passo chiave della quarta lunghezza |
Quando le cose riescono |
Quinto Tiro (5a, 30 m.): Dirigersi a destra verso l'invitante diedro che oppone difficoltà sul 5a, ma ben protette. Vinto il diedro, si prosegue con arrampicata, via via, più facile fino ad una traccia di sentiero che conduce alla sosta (due spit con anello da unire) alla base della successiva parete;
Lo Ste affronta il quinto tiro |
Sul diedro |
La parte finale della quinta lunghezza |
Sesto Tiro (6a, 20 m.): Andare a destra, e poi salire verso il tetto fessurato che, per essere vinto, richiede un passo fisico (6a). Dopo il tetto, proseguire per un paio di metri in verticale, su tacche delicate e poi iniziare un bel traverso sinistrorso, ben protetto, ma non banale (5c). Al termine del traverso, scalare gli ultimi metri verticali fino ad uscire sulla cengia rossa e sostare al termine della via (2 spit da unire);
Il tetto dell'ultimo tiro |
Lo Ste sul traverso della sesta lunghezza |
L'uscita della via |
Discesa: Proseguire sulla cengia verso destra (faccia a monte) fino al suo termine, valutare se progredire in conserva protetta. Ci sono circa 100 m. lineari. Al termine della cengia seguire una traccia di sentiero verso l'alto che ben presto s'intrufola in un bosco e da qui in una carrareccia in discesa che, in 20 minuti, conduce al ponte di Ceniga. Qui, imboccare la strada che a destra, costeggiando il Sarca (sulla sinistra), conduce, in altri 20 minuti, al parcheggio della macchina. Lungo la discesa c'è la possibilità di abbandonare la carrareccia e seguire un sentiero scorciatoia che consente di risparmiare tempo. Il sentiero, che scende ripido verso destra nel bosco, è indicato da un ometto.
Considerazioni finali: La via Caldo Inverno alla parete San Paolo di Arco è una via bella, corta, caratterizzata da alcuni tiri non banali che richiedono un minimo di allenamento e preparazione. Tutti i passaggi difficili (1°, 4° e 6° tiro) sono ben protetti e possono essere azzerati. Il primo tiro, proprio nei primi metri, oppone un acuto di difficoltà che potrebbe scoraggiare, soprattutto se la roccia è umida o viscida. L'ultimo tiro è una vera goduria e l'intera via è molto divertente, alcune prese sono un po' unte, soprattutto nel secondo e quarto tiro, però, nel complesso, la via è senz'altro consigliata.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.