Relazione relativa all'ascensione alpinistica al Pizzo Arera percorrendo il Canale Sud effettuata il 7 dicembre 2016 da Toso e PMI
Da quassù, il mondo degli uomini non sembra che follia
[Walter Bonatti,
frase riportata sulla parete del
Rifugio Capanna 2000]
Dati Tecnici Ascensione: L'ascensione alpinistica al Pizzo Arera lungo il Canale Sud è stata compiuta in giornata percorrendo, in salita, il Canale Sud in condizioni semi invernali e, una volta raggiunta la vetta del Pizzo Arera (2512 m.s.l.m.), scendendo dalla via normale;
Percorso automobilistico: Arrivati al paese di Zambla Alta (vedi ubicazione) imboccare la via Plassa (che poi diventa via Morali) e percorrerla seguendo le indicazioni per CattedraleVegetale, Rifugio Capanna 2000, Rifugio Saba. A seconda dell'innevamento, posteggiare la macchina o nei pressi della località Plassa, oppure dove finisce la strada, nelle vicinanze di una vetusta struttura in cemento armato di un impianto di risalita oramai in stato di abbandono (1400 m.s.l.m. circa);
Avvicinamento (al canale Sud): Percorrere la carrareccia in salita che, in 30 minuti, conduce al Rifugio Capanna 2000 (1960 m.s.l.m.). Dal Rifugio, affacciandosi ad Est, si noterà la Baita Zuccone, in basso a destra, e la parete Sud del Pizzo Arera, a sinistra. Osservando la parete si noteranno i due canalini che ne solcano il versante. Quello di sinistra conduce all'evidente intaglio che, in cresta, incrocia la via normale, quello centrale, invece, è quello che dovremo percorrere. Portarsi, quindi, all'imbocco del canalino centrale, risalendo, liberamente il pendio.
Nel caso ci sia scarso innevamento, dal Rifugio, conviene seguire il sentiero della normale al Pizzo Arera e, poco dopo, imboccare il sentiero n. 244. Questo sentiero taglia da Ovest ad Est la parete Sud dell'Arera. Giunti sulla perpendicolare del canalino, abbandonare il sentiero e risalire, per gande, fino al suo attacco;
Dislivello Complessivo: 1100 m. circa;
Dislivello Canale Sud Pizzo Arera: 300 m circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 1400 m.s.l.m. circa, dal posteggio sito nei pressi del vetusto ed abbandonato impianto di risalita;
Quota di partenza (Canale Sud): 2200 m.s.l.m. circa, attacco del canale Sud del Pizzo Arera;
Quota di arrivo: 2512 m.s.l.m., vetta del Pizzo Arera;
Tempistica: Per la salita al rifugio si consideri 30 minuti.
Per l'avvicinamento al canale (dal parcheggio) si consideri 1 ora e 15 minuti;
Per l'arrivo in vetta salendo dal canalino si consideri 1 ora e 30 minuti, dall'attacco del canale Sud del Pizzo Arera;
Per la discesa lungo la normale si consideri un'ora fino al Rifugio Capanna 2000;
Attrezzatura: Normale dotazione alpinistica per ascensione su misto (noi abbiamo usato una sola piccozza);
Difficoltà: 45°-50°su neve, III su roccia (in caso di scarso innevamento), PD;
Esposizione: Sud;
Punti di Appoggio: Rifugio Capanna 2000 (1960 m.s.l.m.);
Vie di fuga: Scendendo dallo stesso canalino d'accesso;
Il Pizzo Arera alle prime luci dell'alba. Si noti il canale Sud, evidenziato con una sottile linea blu |
Relazione:
Premessa: La seguente relazione, che attiene alla salita al Pizzo Arera seguendo la linea naturale del cosiddetto "canalino Sud", è relativa ad un'ascensione avvenuta i primi giorni di dicembre del 2016 con innevamento piuttosto scarso. Si tratta, pertanto, di una salita in un ambiente di misto, con poca neve nella prima parte del canale, e con innevamento sufficiente nella seconda parte. Si tenga presente, quindi, che, avendo trovato, nella prima parte, rocce spesso verglassate, la salita in condizioni ottimali potrebbe risultare più facile;
Premessa: La seguente relazione, che attiene alla salita al Pizzo Arera seguendo la linea naturale del cosiddetto "canalino Sud", è relativa ad un'ascensione avvenuta i primi giorni di dicembre del 2016 con innevamento piuttosto scarso. Si tratta, pertanto, di una salita in un ambiente di misto, con poca neve nella prima parte del canale, e con innevamento sufficiente nella seconda parte. Si tenga presente, quindi, che, avendo trovato, nella prima parte, rocce spesso verglassate, la salita in condizioni ottimali potrebbe risultare più facile;
Dal parcheggio della macchina si segue l'evidente carrareccia che, in poco più di mezz'ora, conduce al Rifugio Capanna 2000 (1960 m.s.l.m.)
Da qui, volgendo lo sguardo ad Est, si distingue chiaramente, in basso a destra, la Baita Zuccone (1800 m.s.l.m.). Sulla sinistra, invece, troneggia la parete Sud del Pizzo Arera solcata da due evidenti canali. Quello di sinistra conduce sulla cresta sommitale dell'Area, proprio al visibile intaglio che incrocia la via normale. Il canale più ad Est, centrale rispetto alla parete, è quello che dobbiamo percorrere per raggiungere la vetta.
A seconda dell'innevamento dirigersi verso l'imbocco del canalino centrale risalendo liberamente il crinale dell'Area.
Nel caso ci sia scarso innevamento, come nella giornata relazionata, seguire il sentiero della normale al Pizzo Arera e, poco dopo, imboccare il sentiero n. 244 che contorna, da Ovest ad Est, la parete Sud dell'Arera. Giunti sulla perpendicolare del canalino, abbandonare il sentiero e risalire, per gande, fino al suo attacco (1,30 ore dal parcheggio).
Affrontare i primi salti rocciosi che oppongono difficoltà di II con qualche breve assolo di III. Fare attenzione al verglass che rende l'incedere più complicato.
Proseguire lungo il canale con percorso obbligato, vincendo ulteriori muretti rocciosi, fino a quando la neve, mano a mano, s'impone sulla roccia. Valutare quando sia il caso di calzare ramponi e picca (generalmente, una potrebbe essere sufficiente).
Arrivati nei pressi di una evidente barra rocciosa posizionata orizzontalmente a guisa di ostacolo, si noterà che la pendenza del canale aumenta 45°/50°. Affrontare la barra rocciosa e vincerla sulla destra con l'ausilio della piccozza.
A questo punto le difficoltà sono finite. Si prosegue lungo il canale, su pendenze più blande (40°), fino a quando si spegne sul pendio finale che conduce sulla cresta del Pizzo Arera. Da qui, volgere verso sinistra (faccia a monte) e in pochi minuti raggiungere la croce di vetta.
Il Rifugio Capanna 2000 |
La freccia indica l'attacco del Canale Sud dell'Arera |
A seconda dell'innevamento dirigersi verso l'imbocco del canalino centrale risalendo liberamente il crinale dell'Area.
Avvicinamento in condizioni "estive" |
Poco prima dell'attacco, compare un po' di neve |
L'attacco del Canalino Sud dell'Arera |
Proseguire lungo il canale con percorso obbligato, vincendo ulteriori muretti rocciosi, fino a quando la neve, mano a mano, s'impone sulla roccia. Valutare quando sia il caso di calzare ramponi e picca (generalmente, una potrebbe essere sufficiente).
Percorso obbligato dentro il canalino |
La barra rocciosa che, con scarso innevamento, ostacola l'incedere lungo il canale |
Il canalino dopo aver superato la barra rocciosa |
A questo punto le difficoltà sono finite. Si prosegue lungo il canale, su pendenze più blande (40°), fino a quando si spegne sul pendio finale che conduce sulla cresta del Pizzo Arera. Da qui, volgere verso sinistra (faccia a monte) e in pochi minuti raggiungere la croce di vetta.
L'uscita dal canalino |
L'ultimo tratto prima della vetta |
Discesa: La discesa avviene lungo la via normale. Si imbocca, quindi, la traccia che, in direzione Sud/Ovest riporta verso il basso lungo la cresta occidentale dell'Area. Dopo alcune decine di metri s'incontra un salto di rocce (presenza di catene) che richiede attenzione e l'utilizzo della piccozza. Superato l'intaglio (che rappresenta l'uscita del primo canalino che avevamo notato precedentemente dal Rifugio) si prosegue, su terreno più facile, fino a valle. 1 ora e mezza/2 al parcheggio.
Dalla vetta dell'Arera si gode di una panoramica privilegiata su tutte le orobie. Qui sono indicate alcune cime la cui ascensione è relazionata su questo blog: Timogno-Benfit e il Pizzo della Presolana |
Considerazioni finali: L'ascensione alla vetta della Pizzo Arera lungo il canale sud (descritta in questo post) è una classica dell'alpinismo invernale orobico. Pur non opponendo difficoltà particolarmente ostiche, questa salita sa regalare grandi emozioni e soddisfazioni legate soprattutto al punto panoramico privilegiato che la vetta dell'Area rappresenta. In ogni caso, è bene non sottovalutare la salita proposta in quanto, pur opponendo difficoltà modeste dal punto di vista prettamente tecnico, è richiesta una buona capacità di scelta del periodo in cui affrontare l'anabasi soprattutto in considerazione della particolare esposizione (Sud) del canalino.
Riferimenti bibliografici:
Testi: A. Pezzotta, Duemila bergamaschi, ed. Villadiseriane ( 2007), pp. 29-32
Riviste: Meridiani Montagne, Alpi Orobie, n. 10 settembre 2004
Cartine: Alpi Orobie, carta 1:30.000, inserto della rivista Alpi Orobie, Meridiani Montagne
Testi: A. Pezzotta, Duemila bergamaschi, ed. Villadiseriane ( 2007), pp. 29-32
Riviste: Meridiani Montagne, Alpi Orobie, n. 10 settembre 2004
Cartine: Alpi Orobie, carta 1:30.000, inserto della rivista Alpi Orobie, Meridiani Montagne
Due momenti della discesa dal Pizzo Arera |
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