Col Visentin, Dolomiti Bellunesi, Alpe del Nevegal, Belluno
Relazione della gita scialpinistica all'Alpe del Nevegal al Col Visentin (1763 m.s.l.m.), effettuata in data 21 febbraio 2016 da Toso e PMI
Abbiamo la terra non in eredità dai genitori,
ma in affitto dai figli.
[Scritta riportata sul cartellone
dei sentieri escursionisti dell'Alpe Nevegal]
Il tratteggio blu indica il percorso di scialpinismo descritto in questo post |
Località di Arrivo: Vetta del Col Visentin (1763 m.s.l.m. circa);
Dislivello: 700 m. circa;
Tempistica: Noi abbiamo iniziato alle 13.15 ed eravamo in vetta alle 15.00 (ma abbiamo anche sbagliato percorso e siamo dovuti scendere e risalire). Direi che la tempistica più appropriata, conoscendo il percorso e salendo con passo tranquillo, sia un'ora e mezza;
Difficoltà: MS;
Esposizione: Nord-Nord/Ovest prevalente;
Punti di Appoggio: Rifugio Bristot a 1612 m.s.l.m.;
Percorso Automobilistico: Giunti all'Alpe del Nevegal (vedi ubicazione al termine di questo post) si supera il piazzale antistante gli impianti sciistici, lasciandoli sulla destra, dirigendosi, in salita, lungo la limitrofa via Faverghera. Nei pressi della prima grande curva a sinistra, si parcheggia;
Discesa: Lungo le piste da sci;
Relazione: Appena oltre la curva si apre una breve radura tra le betulle ed i noccioli ove si noteranno le tracce di altri scialpinisti.
La partenza della Ski-alp al Nevegal |
Si risale lungo l'evidente lingua nevosa che affronta il crinale sulla destra e in pochi metri si arriva ad una ampia strada forestale innevata che si risale a sinistra fino ad immettersi nel successivo bosco.
La lingua nevosa che si destreggia tra betulle e noccioli |
La strada forestale innevata |
Si entra nel boschetto successivo |
Nel bosco di conifere |
Intersezione con la strada forestale. Andare a sx |
Il sentiero alle spalle del cartellone segnaletico |
Alle spalle di questo cartellone si snoda una traccia di sentiero che risale tra un fitto bosco di conifere. Qui il percorso è tutt'altro che intuibile e, pertanto, qualora non vi fosse la traccia, risulterebbe difficile individuare la corretta direzione.
Questa seconda parte di salita si svolge in un fitto bosco di conifere |
Il bosco inizia a diradarsi |
Tra larici e abeti rossi |
Proseguendo per l'oramai evidente percorso si raggiunge la spalla orientale del Col Visentin e si prosegue in salita con percorso logico ed evidente.
Qui si trovano numerose antenne, edifici e impianti di risalita. Proseguendo in dolce salita si arriva ad affacciarsi sul versante della Val Lapisina e sugli scorci panoramici della Foresta del Cansiglio, dei Monti dell'Alpago e del Lago di Santa Croce.
Alle nostre spalle, lo sguardo è rapito dalle dolomiti |
La vetta vera e propria del Col Visentin è rappresentata dalla propaggine più occidentale della cresta, dove sorgono le antenne più distanti, ma di fatto qualunque punto va bene per fermarsi a godersi lo splendido panorame che, verso Nord, si espande a perdita d'occhio sulle dolomiti Venete e Trentine. Dallo Schiara al Pelmo, dall'Agner al Sass Maor, dall'Antelao alla Marmolada, dalle Tofane al Civetta. L'unico limite è dato dalla capacità di ognuno di distinguere queste meraviglio ed intricato mondo dolomitico.
Verso la vetta del Col Visentin; il percorso è logico ed intuitivo |
La bastionata rocciosa sul versante orientale della Val Lapisina |
Uno scorcio del Lago di Santa Croce |
Foto di Rito |
Discesa: Dal Rifugio Bristot scendere lungo le piste tenendo sempre la destra. Attraversare un ponte e scendere ancora sulle piste fino a raggiungere il punto di partenza. Difficoltà pista rosse.
Considerazioni finali: La gita scialpinistica che dall'Alpe del Nevegal conduce i vetta al Col Visentin è senz'altro da considerarsi una gita facile, adatta a neofiti, e da attuarsi quando si ha a disposizione solamente una mezza giornata (come nel nostro caso). Ciononostante devo rilevare la spettacolare finestra panoramiche che offre la vetta (e tutta la cresta) del Col Visentin, sia a settentrione, dove il proscenio dolomitico si ostenta in tutto il suo splendore, sia ad oriente dove i monti del Cansiglio (dove eravamo andati proprio il giorno prima) offrono il loro fascino selvaggio e discreto.
I monti del Cansiglio |
Bibliografia:
Pubblicazioni: Giovanni, Carraro, Il versante Lapisino del Col Visintin: escursionismo e storia di un ambiente selvaggio, articolo pubblicato su Le Alpi Venete n.2/2014
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