Lombardia, Alpi Orobie, Gruppo della Presolana, Bergamo
Relazione attinente alla scalata sulla via di roccia "Asti-Aiolfi" allo parete della Presolana Orientale, effettuata in data 1 novembre 2015 da Toso e PMI
Non ci sono salite belle o brutte.
Per me ogni salita è una storia a sé
e ognuna ha sempre qualcosa di bello
da regalarmi.
[Michele Cisana, Nel giardino di pietra, controcopertina]
In rosso indicato il percorso di avvicinamento (fino al punto blu dove inizia la via). Il resto indica la discesa |
Itinerario automobilistico: Da Bratto (Vedi Ubicazione alla fine di questo post) salire sulla strada provinciale in direzione del Passo della Presolana e parcheggiare la macchina nello spiazzo antistante la struttura Casa Vacanze Neve, alla via Cantoniera 93 di Castione della Presolana. La struttura si trova sulla sinistra salendo, il parcheggio a destra. Di fronte al parcheggio è individuabile una pista di bob-slittino;
Avvicinamento: Dal posteggio della macchina attraversare la strada e dirigersi verso la struttura Casa Vacanze Neve, dirigersi a destra (in salita) e subito dopo imboccare la stradina alle spalle della Casa (Via Cassinelli), dirigersi verso una sbarra di ferro che chiude il passaggio, superarla e inoltrarsi nel bosco di conifere seguendo il sentiero indicato da bolli rossi e bianchi. Nel volgere di 45 minuti (sempre seguendo il sentiero in salita) si arriva nei pressi della Baita Cassinelli (1568 m.s.l.m.). Poi si prosegue sul sentiero (seguendo la traccia che sale a destra e ignorando quella che sale a sinistra) e nel volgere di un'oretta si giunge nei pressi della parete Sud della Presolana Centrale. Per raggiungerla si deve seguire un sentiero che sale a destra (abbandonando, quindi quello che si sta seguendo che porta verso il bivacco) in direzione dello spigolo Longo. Arrivati nei pressi della parete rocciosa, il sentiero costeggia la stessa in direzione Est e prosegue in salita. Ci sarà da superare il Canale Bendotti, scendendo nel fondo e risalendo dall'altra parte (presenza di catene)e poi proseguire sempre per il sentiero segnalato da bolli rossi e bianchi. A questo punto si distingue chiaramente la parete sud della Presolana Orientale e dopo essersi portati sufficientemente in alto si abbandona il sentiero dirigendosi verso l'attacco della via. (2 ore e mezza dal parcheggio della macchina, 1 ora dal bivacco Città di Clusone);
Dislivello di avvicinamento: Da 1290 m.s.l.m. (posteggio della macchina nei pressi del Passo della Presolana) a 2200 m.s.l.m. circa (attacco della via Asi Aiolfi) 1000 m. circa;
Lunghezze: 4 tiri;
Dislivello in arrampicata: 150 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 1290 m.s.l.m. circa posteggio della macchina di fronte alla Casa Vacanze Neve nei pressi del Passo della Presolana;
Quota di partenza (arrampicata): 2200 m.s.l.m. circa;
Quota di arrivo: Vetta del Pizzo della Presolana Orientale 2490 m.s.l.m.;
Difficoltà: V°;
Soste: Su chiodi, altre su clessidre, altre ancora da attrezzare su spuntoni;
Esposizione: Sud;
Vie di fuga: Nessuna/Forse in doppia dalla via;
Punti di appoggio: Bivacco Città di Clusone (2085 m.s.l.m.), Baita Cassinelli (1568 m.s.l.m.);
Tipo di roccia: Calcare;
Materiale: Normale dotazione alpinistica con due mezze corde da 60 e il necessario per integrare, chiodi e martello non utili;
Tempo di arrampicata: Noi abbiamo iniziato ad arrampicare alle 11.45 e siamo arrivati alla fine della via (alla fine del quinto tiro) alle 13.45, quindi 2 ore. Da qui per arrivare in vetta alla Presolana Orientale si consideri ancora una mezz'oretta;Discesa: Dal sentiero della normale alla Presolana Orientale; (2 ore dalla vetta alla macchina);
Attacco: Chiodo con cordino posizionato tra due evidenti cavità naturali (vedi foto);
L'attacco della via Asti-Aiolfi |
Il tracciato della via Asti-Aiolfi con variante Pelliccioli-Bombardieri |
Relazione:
Primo
Tiro (V, 30m.): Si
sale la placca in direzione diagonale sinistra verso un primo diedro. Per
raggiungere il diedro si deve superare una placca compatta che si vince
standone al di sotto e attraversandola da destra verso sinistra (chiodo prima e
dopo la placca, passaggio di V azzerabile). Poi si affronta il diedro, lo si
risale (V-) e si prosegue in diagonale sinistra, verso un’evidente lama
staccata. Si traversa a sinistra con arrampicata atletica esposta ma ben
protetta (V-), si raggiunge la salama stacca e si risale il soprastante diedro
vincendolo con un bel passo atletico e ultima protezione un po' lontana. Sosta
sul pulpito su tre spit o, leggermente a sinistra, su chiodi (sosta originale).
La prima parte del primo tiro |
La PMI sulla lama staccata |
La PMI in sosta alla fine della prima lunghezza |
Secondo Tiro (V, 35m.): Si risale in verticale sopra la sosta a chiodi arrampicando su un sistema di fessure e placche(V) in direzione dell'evidente diedro-camino-fessura. Raggiuntolo lo si vince con un passo tecnico ma ben protetto, al suo termine ci si sposta a sinistra su una cengia ove si sosta su clessidre. Cordone presente sul posto da integrare.
La linea della seconda lunghezza |
Se si è sostato sulla prima sosta ci si sposta a sinistra verso la sosta a chiodi |
Il Toso ingaggia la prima parte del tiro |
Il Toso dopo aver superato il passo chiave della seconda lunghezza |
Il Toso all'inizio del terzo tiro |
Il Toso al termine delle difficoltà |
La terza lunghezzasale lungo l'evidente diedro-camino |
Alla seconda sosta siamo circa all'altezza del Visolo (2369m.s.l.m.) |
Alla sinistra della seconda sosta si erge un pilastro staccato. Qui passa la via originaria Asti-Aiolfi |
La terza sosta è su spuntone |
L'ultima facile lunghezza. Percorso non obbligato. |
Verso la vetta della Presolana Orientale |
Il sentiero passa dal versante Nord e può capitare di calpestare neve |
La foto è stata fatta dall'acme della Presolana Orientale. Si noti come l'anticima sia più alta della cima... |
Discesa: La discesa avviene a ritroso lungo il sentiero appena percorso. Si segue la traccia di sentiero e gli ometti in discesa fino alla Bocchetta del Visolo. Qui ci sono le indicazioni per il Passo della Porta a sinistra (da ignorare) e per il Monte Visolo dritto (da ignorare). Si dovrà, invece, seguire le indicazioni per la Cappella Savina e il Bivacco Città di Clusone e in pochi minuti si arriverà al punto in cui si è lasciato il sentiero per dirigersi all'attacco della via. A questo punto basta seguire in discesa il sentiero fatto all'andata.
Considerazioni
finali: La
sensazione che ho provato quando stavo per staccare i piedi da terra e
avventurarmi in questo oceano di roccia è stata di smarrimento. Questa parete
di grigio calcare, pur non enorme, sovrasta l'alpinista e gli rammenta la
sua piccolezza e la sua fragilità. Poi inizi a scalare, raggiungi il primo
chiodo, individui la placca, l'affronti e scopri che è più facile di quello che
dicono le (poche) relazioni. Vinci il successivo diedro e, un po' con
esperienza, un po' con logica ed intuito, capisci lo sviluppo del primo tiro.
Il primordiale timore reverenziale, lentamente svanisce lasciando spazio alla
piacevolezza dell'arrampicata. Dal secondo tiro in poi la via di salita appare
evidente. Il terzo tiro, soprattutto nel tratto iniziale offre
un'arrampicata meravigliosa.
La
via Asti-Aiolfi con variante Pellicioli-Bombardieri alla Presolana Orienatale è
proprio una bella via. Una classica, poco conosciuta, breve ma non banale che
si sviluppa su roccia ottima e ben protetta. L'arrivo in vetta alla Presolana,
la "giusta" soluzione come dice Michele Cisana, rappresenta la
classica ciliegina sulla torta. Scendere da questa via senza fare
una capatina in cima alla Presolana sarebbe, infatti, come mangiare un
piatto di pizzoccheri senza annaffiarlo con uno (o due) bicchieri di
rosso.Riferimenti Bibliografici:
Testi M. Cisana, Nel giardino di pietra, arrampicate tra il Lago di Como e il Lago d'Iseo, Idea Montagna ed., Padova (2015), pp. 356-358
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