Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


venerdì 29 gennaio 2016

Via Lo Dzerby al Paretone di Arnad

Bassa Valle d'Aosta, Alpi Pennine, Gruppo del Monte Rosa, Corma di Machaby

Relazione attinente all'arrampicata sulla via Lo Dzerby al Paretone di Arnad effettuata in data 25 ottobre 2015 da Toso e PMI



http://www.archivioteca.it/wp-content/uploads/2016/01/Relazione-Dzerby.pdf


Ma esiste anche l’altra dimensione, 
il concatenamento “minimale”, 
forse difficile da comprendere: 
quando una placca di pochi metri quadrati diventa un ipnotico oceano di pietra, 
sul quale si possono consumare giorni e settimane, 
per distillare la fluidità di una sequenza di mono/biditi tali da risolvere un passaggio infinitamente “iperdiabolico” senza voli e con mezzi leciti. 
[Su Alpinismo: 250 anni di storia e di cronache, II volume, “Dall’artificiale al terzo millennio”, CAI, 2010, p. 224]



Itinerario automobilistico: Autostrada TO-AO, uscita Pont-Saint-Martin, seguire la SS 26, superare il Forte di Bard, superare il posteggio sterrato sito proprio sotto l'evidente placconata del Paretone e un centinaio di metri dopo svoltare a destra in direzione dell'Osteria L'Arcaden (vedi Ubicazione alla fine di questo Post). Si parcheggia nel posteggio riservato ai climbers.


Avvicinamento: 10 minuti. Guardando frontalmente l'Osteria L'Arcaden, si deve passare sul sentiero che costeggia la vigna (a dx) e l'Arcaden stesso (a sx). Al termine della vigna il sentiero s'intrufola in un bosco e subito inizia a risalire la china del monte. Nel volgere di pochi minuti si arriva nei pressi di alcuni terrazzamenti in pietra e di una baita diroccata. Si sale ancora per pochi metri spostandosi a sinistra. La via Lo Dzerby inizia qui. Cartello alla base;


Dislivello di avvicinamento: 50 m. circa;


Lunghezze: 13 tiri;

Dislivello in arrampicata: 300 m. circa;

Quota di partenza (avvicinamento): 400 m.s.l.m. circa;

Quota di partenza (arrampicata): 450 m.s.l.m. circa;

Quota di arrivo: 700 m.s.l.m. circa;

Difficoltà: 5c (5b obbligato);

Soste: Attrezzate con spit e catena;

Esposizione: Sud;

Vie di fuga: probabilmente in corda doppia dalla via, almeno prima del primo raccordo;

Tipo di roccia: gneiss;

Materiale: Normale dotazione alpinistica per arrampicata sportiva su via moderna di più tiri (plasir); 

Tempo di arrampicata: 4 ore;

Discesa: Dal sentiero attrezzato (e piuttosto ripido) che dallo Dzerby riporta al parcheggio;



Relazione:

Primo Tiro(5a, 25m.): Si sale lo sperone roccioso, seguendo la linea degli spit, posto alla sinistra di un diedro. Dopo i primi 10-15m. la verticalità si abbatte per riprendere poco dopo su un divertente spigolo. Al termine arrampicata più facile sino alla sosta. Attenzione, all'inizio dello spigolo c'è la possibilità di trovare roccia bagnata;


L'attacco della via
La PMI sul divertente spigolo
L'attacco visto dall'alto


Secondo Tiro (3b, 25m.): La via prosegue per facili balze rocciose alternate a qualche cengia erbosa. Muretto finale con passo di 3b. Lunghezza dal percorso logico. Nulla da rilevare fino alla sosta;


Il (facile) secondo tiro
L'uscita dalla seconda lunghezza


Terzo Tiro (4a, 35m.): La via prosegue immediatamente sopra la sosta con una placca appoggiata, dopo una decina di metri si affronta un muretto verticale molto lavorato con diedro accennato. Poi la via si sposta in diagonale destra per una quindicina di metri fino ad arrivare in sosta proprio sotto un tetto;


La prima parte del terzo tiro
L'ultima parte delle terza lunghezza
La sosta sotto il tettino

Quarto Tiro (5b, 50m.): Bella partenza atletica che richiede decisione e forza nelle braccia per vincere il tettino aggettante iniziale. Poi la via prosegue con una splendida arrampicata in diagonale sinistra su buchi, protuberanze e roccia magnificamente lavorata che regala una progressione stupenda fino in sosta. Attenzione, avere seco almeno 12 rinvii;


La partenza della quarta
lunghezza


La seconda parte del quarto tiro
La parte finale della meravigliosa
quarta lunghezza


L'uscita dalla quarta lunghezza


Quinto Tiro (5c, 40m.): Si affronta l'accennato diedro posto sopra la sosta che oppone un'arrampicata delicata su placca povera di appigli. Si esce a sinistra del tettino su una cengia. Da qui si affronta la soprastante placca a rigole verticali su cui spiccano due spit e che richiede, ancora una volta, un'arrampicata tecnica e delicata (5c). Si prosegue in direzione di un evidente spigolo che si affronta più facilmente delle placche precedenti (5b) e poi si arriva in sosta. Questa è la lunghezza chiave della via;


La partenza della quinta lunghezza
La PMI sulla delicata quinta lunghezza
La seconda parte del quinto tiro
L'ultimo spigolo della quinta
lunghezza
Sesto Tiro (3a, 50m.): Si vince il facile ed evidente muretto che si trova poco dopo la sosta e poi si prosegue, praticamente camminando per facili placche e per tracce di sentiero. Conviene sostare su albero;


La sesta lunghezza. Sosta su albero
Settimo Tiro (4a, 50m.): Dalla sosta su albero proseguire per l'ultima parte di traccia di sentiero fino a raggiungere la successiva placca rocciosa. Risalirla facilmente per facili speroni rocciosi, ciuffi d'erba e cespugli fino ad arrivare ad un ultimo muretto che oppone qualche passo di 4a e che conduce in sosta su comodo terrazzino (Qui io e la PMI abbiamo atteso di vedere spuntare lo Ste con la sua compagna di cordata. Poi, accertatici che fosse tutto ok, abbiamo ripreso la nostra scalata);


L'inizio del settimo tiro. Dentro il
pallino blu una freccia disegnata
sulla roccia che indica la direzione
da seguire
La parte finale del facile settimo tiro

Ottavo Tiro (4b, 45m.): Si affronta la facile parete soprastante la sosta. la lunghezza prosegue logica e dritta fino alla successiva sosta. Nulla di importante da rilevare;


L'ottava lunghezza


La PMI sull'ottavo tiro
Nono Tiro (4a, 40 m.): La via prosegue ancora in verticale con percorso logico sulla placca facile e lavorata che sovrasta la sosta. Al cambio di pendenza la via tende leggermente a sinistra superando un accennato diedro (spesso bagnato) e si fa sosta subito prima di un gruppo di alberi;


La nona lunghezza
Lo Ste (dentro il cerchio blu) arrivato
alla quinta sosta


La PMI sul nono tiro
L'ultima parte del nono tiro
Decimo Tiro (4a, 45 m.): Inizialmente si cammina su traccia di sentiero in mezzo ad alcuni alberi ed arbusti fino a raggiungere un evidente diedro-scivolo con direzione sinistrorsa. Si affronta e si vince lo scivolo con arrampicata divertente. Al termine si arrampica su placca appoggiata con direzione destrorsa fino alla successiva sosta;


La prima parte del decimo tiro,
camminata tra arbusti e facili roccette
Il divertente scivolo del decimo tiro
L'ultima parte della decima lunghezza
La PMI sulla parte finale del tiro
Undicesimo Tiro (3c, 45m.): Per placche cespugliose, con direzione destrorsa, fino alla sosta su comoda cengia;


Facili placche cespugliose verso destra
Comoda sosta

Dodicesimo Tiro (3c, 45m.): Seguire la facile placca sopra la sosta in direzione di un albero. Superato l'albero a destra, si trova la sosta;


La facile placca del dodicesimo tiro
si noti l'albero da raggiungere e superare
sulla destra
Il dodicesimo visto dall'alto

Tredicesimo Tiro (3c, 55 m.): Salire puntando in verticale in direzione del cielo fino alla sosta posta alla fine della via;


La prima parte dell'ultima lunghezza
L'uscita dalla via

Discesa: Arrivati in cima, si segue, verso dx, la traccia di sentiero che in 10 minuti conduce all'abitato di Machaby. Arrivati nei pressi del forte (completamente ristrutturato che merita una visita) si segue il sentiero di dx, in discesa, che, in 25 minuti, a tratti disagevole e parzialmente attrezzato, conduce alla base del paretone di Arnad. Da qui, per strada asfaltata in 5 minuti al parcheggio dell'Osteria L'Arcaden. 





Considerazioni finali: Forse è la via più facile del Paretone di Arnad, moto didattica e utile per i neofiti. La quarta lunghezza è stupenda, è uno di quei tiri che spiegano il perché dell'arrampicata. La quinta lunghezza, invece, il cosiddetto tiro chiave, se fatta pulita è divertente. 







http://www.archivioteca.it/wp-content/uploads/2016/01/Relazione-Dzerby.pdf

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