Relazione attinente all'arrampicata sulla via Lo Dzerby al Paretone di Arnad effettuata in data 25 ottobre 2015 da Toso e PMI
Ma esiste anche
l’altra dimensione,
il concatenamento “minimale”,
forse difficile da
comprendere:
quando una placca di pochi metri quadrati diventa un ipnotico
oceano di pietra,
sul quale si possono consumare giorni e settimane,
per
distillare la fluidità di una sequenza di mono/biditi tali da risolvere un
passaggio infinitamente “iperdiabolico” senza voli e con mezzi leciti.
[Su Alpinismo: 250 anni di storia e di cronache,
II volume, “Dall’artificiale al terzo millennio”, CAI, 2010, p. 224]
Itinerario automobilistico: Autostrada TO-AO, uscita Pont-Saint-Martin, seguire la SS 26, superare il Forte di Bard, superare il posteggio sterrato sito proprio sotto l'evidente placconata del Paretone e un centinaio di metri dopo svoltare a destra in direzione dell'Osteria L'Arcaden (vedi Ubicazione alla fine di questo Post). Si parcheggia nel posteggio riservato ai climbers.
Avvicinamento: 10 minuti. Guardando frontalmente l'Osteria L'Arcaden, si deve passare sul sentiero che costeggia la vigna (a dx) e l'Arcaden stesso (a sx). Al termine della vigna il sentiero s'intrufola in un bosco e subito inizia a risalire la china del monte. Nel volgere di pochi minuti si arriva nei pressi di alcuni terrazzamenti in pietra e di una baita diroccata. Si sale ancora per pochi metri spostandosi a sinistra. La via Lo Dzerby inizia qui. Cartello alla base;
Dislivello di avvicinamento: 50 m. circa;
Lunghezze: 13 tiri;
Dislivello in arrampicata: 300 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 400 m.s.l.m. circa;
Quota di partenza (arrampicata): 450 m.s.l.m. circa;
Quota di arrivo: 700 m.s.l.m. circa;
Difficoltà: 5c (5b obbligato);
Soste: Attrezzate con spit e catena;
Esposizione: Sud;
Vie di fuga: probabilmente in corda doppia dalla via, almeno prima del primo raccordo;
Tipo di roccia: gneiss;
Materiale: Normale dotazione alpinistica per arrampicata sportiva su via moderna di più tiri (plasir);
Tempo di arrampicata: 4 ore;
Discesa: Dal sentiero attrezzato (e piuttosto ripido) che dallo Dzerby riporta al parcheggio;
Relazione:
Primo Tiro(5a, 25m.): Si sale lo sperone roccioso, seguendo la linea degli spit, posto alla sinistra di un diedro. Dopo i primi 10-15m. la verticalità si abbatte per riprendere poco dopo su un divertente spigolo. Al termine arrampicata più facile sino alla sosta. Attenzione, all'inizio dello spigolo c'è la possibilità di trovare roccia bagnata;
L'attacco della via |
La PMI sul divertente spigolo |
L'attacco visto dall'alto |
Secondo Tiro (3b, 25m.): La via prosegue per facili balze rocciose alternate a qualche cengia erbosa. Muretto finale con passo di 3b. Lunghezza dal percorso logico. Nulla da rilevare fino alla sosta;
Il (facile) secondo tiro |
L'uscita dalla seconda lunghezza |
Terzo Tiro (4a, 35m.): La via prosegue immediatamente sopra la sosta con una placca appoggiata, dopo una decina di metri si affronta un muretto verticale molto lavorato con diedro accennato. Poi la via si sposta in diagonale destra per una quindicina di metri fino ad arrivare in sosta proprio sotto un tetto;
La prima parte del terzo tiro |
L'ultima parte delle terza lunghezza |
La sosta sotto il tettino |
Quarto Tiro (5b, 50m.): Bella partenza atletica che richiede decisione e forza nelle braccia per vincere il tettino aggettante iniziale. Poi la via prosegue con una splendida arrampicata in diagonale sinistra su buchi, protuberanze e roccia magnificamente lavorata che regala una progressione stupenda fino in sosta. Attenzione, avere seco almeno 12 rinvii;
La partenza della quarta lunghezza |
La seconda parte del quarto tiro |
La parte finale della meravigliosa quarta lunghezza |
L'uscita dalla quarta lunghezza |
Quinto Tiro (5c, 40m.): Si affronta l'accennato diedro posto sopra la sosta che oppone un'arrampicata delicata su placca povera di appigli. Si esce a sinistra del tettino su una cengia. Da qui si affronta la soprastante placca a rigole verticali su cui spiccano due spit e che richiede, ancora una volta, un'arrampicata tecnica e delicata (5c). Si prosegue in direzione di un evidente spigolo che si affronta più facilmente delle placche precedenti (5b) e poi si arriva in sosta. Questa è la lunghezza chiave della via;
La partenza della quinta lunghezza |
La PMI sulla delicata quinta lunghezza |
La seconda parte del quinto tiro |
L'ultimo spigolo della quinta lunghezza |
La sesta lunghezza. Sosta su albero |
L'inizio del settimo tiro. Dentro il pallino blu una freccia disegnata sulla roccia che indica la direzione da seguire |
La parte finale del facile settimo tiro |
Ottavo Tiro (4b, 45m.): Si affronta la facile parete soprastante la sosta. la lunghezza prosegue logica e dritta fino alla successiva sosta. Nulla di importante da rilevare;
L'ottava lunghezza |
La PMI sull'ottavo tiro |
La nona lunghezza |
Lo Ste (dentro il cerchio blu) arrivato alla quinta sosta |
La PMI sul nono tiro |
L'ultima parte del nono tiro |
La prima parte del decimo tiro, camminata tra arbusti e facili roccette |
Il divertente scivolo del decimo tiro |
L'ultima parte della decima lunghezza |
La PMI sulla parte finale del tiro |
Facili placche cespugliose verso destra |
Comoda sosta |
Dodicesimo Tiro (3c, 45m.): Seguire la facile placca sopra la sosta in direzione di un albero. Superato l'albero a destra, si trova la sosta;
La facile placca del dodicesimo tiro si noti l'albero da raggiungere e superare sulla destra |
Il dodicesimo visto dall'alto |
Tredicesimo Tiro (3c, 55 m.): Salire puntando in verticale in direzione del cielo fino alla sosta posta alla fine della via;
La prima parte dell'ultima lunghezza |
L'uscita dalla via |
Discesa: Arrivati in cima, si segue, verso dx, la traccia di sentiero che in 10 minuti conduce all'abitato di Machaby. Arrivati nei pressi del forte (completamente ristrutturato che merita una visita) si segue il sentiero di dx, in discesa, che, in 25 minuti, a tratti disagevole e parzialmente attrezzato, conduce alla base del paretone di Arnad. Da qui, per strada asfaltata in 5 minuti al parcheggio dell'Osteria L'Arcaden.
Considerazioni finali: Forse è la via più facile del Paretone di Arnad, moto didattica e utile per i neofiti. La quarta lunghezza è stupenda, è uno di quei tiri che spiegano il perché dell'arrampicata. La quinta lunghezza, invece, il cosiddetto tiro chiave, se fatta pulita è divertente.
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