domenica 2 novembre 2025

Via Mazzorana alla Pala di Punta Ellie (2560 m.s.l.m.)

Relazione attinente all'arrampicata sulla via di roccia "Mazzorana" alla Punta Ellie effettuata in data 19 luglio 2025 da Toso & Chi@rini, Eugenio & Elisa

"[...] il Lago di Misurina, uno specchio verde e trasparente,
alimentato, si dice, da trenta sorgenti, ricco di trote e di lontre.
Il luogo è stupendo, silenzioso, solitario."
[Amelia B. Edwards, Cime inviolate e valli sconosciute - 
Vagabondaggi di mezza estate nelle dolomiti 1872,
Nuovi Sentieri ed. 2021, p. 121]


La via Mazzorana alla Pala di Punta Ellie

Itinerario automobilistico: Da Misurina (vedi ubicazione alla fine di questo post) si seguono le indicazioni per le Tre Cime di Lavaredo e il Rifugio Fonda Savio. Poco dopo aver imboccato la strada asfaltata che conduce alle Tre Cime, si incontra, sulla destra, il cartello indicatore per il Rifugio Fonda Savio. Lasciare l'auto all'imbocco del sentiero n. 115 località Pian dei Spiriti (1800 m.s.l.m. circa). 

Avvicinamento: Imboccare il sentiero 115 in direzione del Rifugio Fonda Savio. Arrivati a quota 2100 m.s.l.m. circa, dove vi è una soluzione di continuità nella salita, da cui si iniziano ad ammirare le pareti rocciose che si affacciano sul Ciadin dei Toci, lasciare il sentiero ed imboccare una labile traccia (presenza di qualche ometto) che conduce proprio all'attacco della via Mazzorana alla Pala di Punta Ellie (o del Paracarro). Il sentiero 115 si abbandona subito dopo essere passati sotto la teleferica del Rifugio.

Giunti al Cadin dei Toci, si abbandona il sentiero 115


Dislivello di avvicinamento: 500 m. circa;

Tempistica di avvicinamento: 1 ora e mezza scarsa, dal parcheggio;

Lunghezze: 6;

Dislivello in arrampicata: 200 m. circa;

Quota di partenza (avvicinamento): 1800 m.s.l.m. circa al parcheggio del Pian dei Spiriti;

Quota di partenza (arrampicata): 2330 m.s.l.m. circa;

Quota di arrivo: 2560 m.s.l.m. circa vetta della Pala di Punta Ellie;

Difficoltà: V (IV obbligatorio);

Soste: Chiodi e clessidre;

Esposizione: Nord-Est;

Vie di fuga: Possibile, ma con abbandono di materiale, in doppia dalla via;

Tipo di roccia: Dolomia;

Materiale: Normale dotazione alpinistica per le vie di stampo classico, con tutto il necessario per integrare le protezioni esistenti;

Tempo di arrampicata: 2 ore e mezza;

Punti di appoggio: Rifugio Fonda Savio (2367 m.s.l.m.);

Discesa: Per traccia di sentiero che richiede anche qualche passo di arrampicata in discesa e poi con una o due corde doppie su altro versante;

Attacco: Alla base di una fessura diagonale destrorsa. Presenza di chiodo e clessidra;


Sosta a chiodo e clessidra nei pressi dell'attacco



Relazione:

Primo Tiro (III+, 30 m.): Risalire la facile rampa-fessura in diagonale destra. Ignorare una prima fessura che sale a sinistra ed imboccare, invece, la seconda rampa-fessura che sale con direzione sinistrorsa fino ad incontrare la sosta su due clessidre. Buone possibilità di utilizzare le protezioni veloci su tutto il tiro;

La partenza sulla rampa-fessura

La rampa iniziale vista dall'alto

La parte finale del primo tiro vista dall'alto

Secondo Tiro (IV, 25 m.): Scalare la bella placca sovrastante la sosta con direzione destrorsa. Poi arrampicare sul successivo e divertente diedro-rampa. Sosta su due chiodi al suo termine;

La bella placca iniziale del secondo tiro

Il divertente diedro-rampa della seconda lunghezza

Il secondo tiro visto dall'alto

Terzo Tiro (IV, 30 m.): Affrontare l'evidente lama-fessura alla sinistra della sosta, al suo termine arrampicare in verticale superando una placca articolata per poi tendere verso sinistra fino ad incontrare la sosta su clessidre;

La lama-fessura della terza lunghezza


La prima parte del terzo tiro vista dall'alto

La placca articolata al termine della lama-fessura

L'uscita in sosta

Quarto Tiro (IV, 55 m.): Affrontare la parete sopra la sosta andando verso un'evidente clessidra sulla destra. Proseguire con arrampicata divertente in verticale fino a raggiungere il bordo di un canale, non entrare nel canale, ma proseguire sulle rocce con direzione sinistrorsa fino a raggiungere la sosta su clessidra alla base di una verticale parete gialla.Circa a metà di questa lunghezza, vi è la possibilità di fare sosta su una clessidra, scomponendo il tiro qui descritto in due parti;

La prima parte della quarta lunghezza

La linea della parte finale del quarto tiro

Il quarto tiro visto dall'alto

Quinto Tiro (V, 25 m.): Dalla sosta si distingue, chiaramente, la parete gialla e nera che oppone il passo chiave (V) di tutta la via. Il passo è protetto con un chiodo e richiede un movimento abbastanza logico ed intuitivo non particolarmente complesso. In ogni caso è azzerabile. La via, poi, prosegue sul successivo accennato diedro diagonale destrorso, al termine del quale si esce, in verticale, su un comodo spiazzo dove sostare su clessidra;

Sul passo chiave della via

Sul successivo diedro destrorso

L'uscita dal tiro

Sesto Tiro (IV, 30 m.): Andare a destra e poi affrontare la successiva, bella, parete, fino ad uscire in vetta alla Pala di Punta Ellie. Sosta su spuntone;

Dalla sosta andare a destra

La prima parte del sesto tiro vista dall'alto

L'ultima parte della sesta lunghezza

Discesa: Dalla cima guardare in direzione del Lago di Misurina ed individuare, circa 30 metri più in basso, un caratteristico torrione-pinnacolo giallo. Si deve arrivare lì. Per raggiungerlo ci sono due possibilità. La prima scendere, nei pressi di un ometto,  facendo qualche passo in arrampicata in discesa (II e III). La seconda possibilità, invece, prevede di fare una calata in corda doppia rinvenendo una sosta su clessidre nei pressi della cima. Attenzione, la calata va fatta in direzione del pinnacolo, quindi è una calata diagonale destra (faccia al pinnacolo). Raggiunto il gendarme-pinnacolo, aggirarlo completamente sulla sinistra (guardandolo) e raggiungere una evidente cresta esposta. Percorrere tutta la cresta in discesa (passi di I) fino a rinvenire, sul versante di salita, una sosta di calata su due spit. Con una calata da 60 metri si arriva alla base della Pala, poco distante dall'attacco della via. L'unica calata da 60 metri (proposta in questa relazione) è una soluzione provata da chi scrive, tuttavia, è possibile (e consigliabile) dividere la calata in due grazie alla presenza di una sosta intermedia.

Evidenziato il gendarme-pinnacolo da raggiungere

La traccia di discesa vista dalla cima

Considerazioni finali: La via Mazzorana alla Pala di Punta Ellie è una via facile e bella, su ottima roccia, in uno scenario straordinario come quello dei Cadini di Misurina. Via adatta ad una cordata neofita sia per quanto riguarda le difficoltà che si incontrano, sia per quanto attiene alla "proteggibilità", sia per la logica linea di salita. Un po' più articolata la discesa, che non è propriamente intuitiva e richiede una minima capacità di muoversi su terreni esposti con passaggi di I e II da affrontarsi in discesa. Tuttavia, nulla di particolarmente ostico. Il passo di V è ben protetto, eventualmente "azzerabile" e, come detto, offre un bel movimento. Nel complesso, quindi, è una via che merita essere ripetuta.



Riferimenti Bibliografici:
Cartine: Cortina D'Ampezzo e Dolomiti Ampezzane, Carta n. 03, 1:25.000, Tabacco ed.
Testi: Emiliano Zorzi, IV Grado Dolomiti Orientali 1, Idea Montagna ed. (2022), pp. 329-331. 

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