Alpi Orobie, Spiazzi di Gromo, Bergamo, Lombardia
Note tecniche all’ascensione scialpinistica
alla Cima di Timogno (2172 m.s.l.m.) effettuata il 13 febbraio 2016 da Toso, PMI, Damiano, Laura, Ste e Paolone
Relazione in PDF
" [..] l’esistenza è un continuo andare dall’alto verso il basso
come le
valanghe,
fino a trovare il fondo e fermarsi per sempre."
[Mauro Corona, La voce degli uomini freddi,
Mondadori (2013), p. 74]
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La severa parete Ovest della Presolana in veste invernale |
Località di Partenza: Spiazzi di Gromo (BG) (1130 m.s.l.m.);
Località di Arrivo: Vetta Monte Timogno (2100 m.s.l.m.);
Dislivello: 1000 m.
circa;
Tempistica: 2 ore circa;
Difficoltà: MS;
Esposizione: Ovest-Sud/Ovest prevalente;
Punti di Appoggio: Rifugio
Vodala (1650 m.s.l.m.);
Itinerario automobilistico: Appena entrati nel paese di Spiazzi di Gromo prendere la prima strada a destra che s'incontra (solitamente c'è un cartello che indica Pista da Fondo e Scialpinismo). Proseguire lungo la strada asfaltata fino a trovare un parcheggio sulla destra nei pressi di una grande curva. L'inizio della scialpinistica avviene, dall'altra parte della strada, nei pressi del ponticello sul corso d'acqua e vicino alla pista da fondo;
Discesa: Per quanto riguarda la prima parte della discesa avviene lungo l'itinerario di salita, il resto della discesa avviene lungo le piste;
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In blu la salita al Timogno, in rosso la discesa alla Baita Alta Rigada (1807 m.s.l.m.) |
Relazione:
Risalire la pista da fondo fino a raggiungere la seggiovia. Passarci sotto e dirigersi verso la pista sulla sinistra (dove è presente una seconda seggiovia), ignorando la pista che scende da destra.
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Il tratteggio blu indica la prima parte del percorso |
Risalire la pista stando sul margine destro (faccia a monte), in questo modo avremo la seggiovia a sinistra e il bosco a destra.
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Tra pista e bosco |
Arrivati al termine dell'impianto di risalita proseguire fino ad intrufolarsi nel bosco di conifere. Qui si risale lungo il bosco (solitamente la pista è tracciata).
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Al termine degli impianti si entra in un bosco di conifere |
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L'ingresso nel bel bosco di aghifoglie |
Nel volgere di 15-20 minuti si esce in una bella radura ove sorge la Baita Spiazzoli.
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L'uscita dal bosco, sullo sfondo la spalla del Timogno |
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La bella radura su cui sorge la Baita Spiazzoli |
Si prosegue in salita fino a rientrare nella macchia, si supera un canalone con una svolta netta a sinistra e, dopo un ultimo strappo nel bosco, si esce nei pressi di un altro impianto di risalita.
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Svolta netta a sinistra |
Stando a destra dell'impianto si prosegue nella salita e, nel volgere di pochi minuti, si giunge al Rifugio Vodala (1650 m.s.l.m.)
Dal Rifugio si prosegue, questa volta stando sul margine sinistro della pista, in direzione dell'evidente Colle Vaccarizza (1718 m.s.l.m.).
Giunti al Colle si prosegue ictu oculi verso la cima del Monte Timogno risalendone la sua spalla meridionale.
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In rosso il tracciato verso il Timogno |
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La vetta del Monte Timogno dal Rifugio Vodala |
La salita non presenta difficoltà di sorta, anche se sono richieste diverse pertichette. Solitamente si tratta di un percorso molto frequentato, sia da scialpinisti sia da ciaspolatori.
Dal colle ci vuole circa un'ora per arrivare in vetta al Timogno (2099 m.s.l.m.)
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Sulla spalla del Timogno |
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L'evidente spalla del Timogno |
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Foto di rito in vetta al Timogno |
Salita alla Cima Benfit (2172 m.s.l.m.):
Questa ascensione è stata fatta da Toso, PMI e Paolone il 6 aprile 2015
Dalla vetta del Timogno è nettamente distinguibile la limitrofa vetta del Monte Benfit (2172 m.s.l.m.). Nel caso si volesse raggiungere il Benfit, conviene fare la breve discesa senza spellare e poi prosegeuire, sci ai piedi, lungo la cresta che in una quindicina di minuti porta in vetta alla panoramica Cima Benfit (2172 m.s.l.m.).
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La cima Benfit in veste primaverile, ripresa dalla cima del Timogno. E' nettamente distinguibile la cresta di salita |
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Sulla cresta del Benfit |
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Sulla cresta del Benfit provenendo dal Monte Timogno |
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Foto di rito in vetta al Benfit |
Ritorno in vetta al Timogno:
Dalla cima del Benfit, si riprende la cresta appena percorsa in direzione opposta, fino a giungere, nuovamente, in vetta al Timogno.
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Il ritorno al Timogno |
In considerazione del fatto che per tornare sul Timogno è necessario ripellare, allora potrebbe risultare interessante la variante, di seguito proposta, di scendere fino alla Baita Alta Rigada, per poi risalire al Timogno.
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La vetta del Benfit ripresa dalla Baita Alta Rigada |
Variante con discesa alla Baita Alta Rigada (1807 m.s.l.m.):
Questa variante è stata fatta da Toso, PMI e Paolone il 6 aprile 2015 e, in solitaria dal Toso, il 13 febbraio 2016
Dalla vetta del Timogno (o da quella del Benfit) può risultare piacevole e gratificante (soprattutto per il tipo di neve che si può trovare dato il cambio di versante) scendere fino alla Baita Alta Rigada.
Dalla vetta s'intravedono i ruderi della baita posti circa 200 metri più in basso sul versante Nord-Orientale del Timogno. Capita sovente, vista l'esposizione, di trovare una neve polverosa.
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Dalla vetta del Timogno |
Ritorno in vetta al Timogno:
Giunti alla Baita Alta Rigada si ripella e, dopo 20-30 minuti, si ritorna in vetta al Timogno.
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Ritorno al Timogno dalla Baita Alta Rigada |
Discesa: Dalla vetta del Timogno si torna al Rifugio Vodala semplicemente ripercorrendo, in discesa, la spalla appena percorsa del Monte Timogno. Dal Rifugio Vodala, poi, si scende lungo le piste fino al punto di partenza.
Considerazioni finali: La salita proposta in questa relazione è una classica delle Alpi Orobie. E' caratterizzata da un dislivello non particolarmente impegnativo e da una buona garanzia di sicurezza dell'itinerario con quasi tutte le condizioni. Occorre, comunque, prestare attenzione alla stabilità del manto nevoso sia nel percorrere la spalla finale del Timogno, sia se si dovesse decidere di cimentarsi sulle due varianti proposte.
E' una zona molto frequentata, che porta su una vetta molto panoramica.
Gita consigliata ai neofiti.
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Sullo sfondo il Lago d'Iseo |
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