Veneto, Dolomiti, Gruppo della Moiazza, Belluno
Relazione attinente alla scalata sulla via di roccia "Il Bombo" agli Scalet delle Masenade alla Moiazza. Ascensione effettuata il 5 luglio 2015 da Toso, Carletto e PMI.
"A noi le rughe invece stanno bene,
non metto creme come 'sti toyboy
io non mi sento nemmeno così un cesso
da quando mi specchio negli occhi tuoi"
[J Ax, Il bello d'esser brutti,
Newtopia, 2015]
Itinerario automobilistico: Arrivati al Passo Duran (Vedi Ubicazione al termine di questo post) si lascia la macchina negli appositi spazi antistanti ai rifugi Tomè e San Sebastiano (1605 m.s.l.m.);
Avvicinamento: Dal Passo Duran si imbocca il sentiero n. 549 che si snoda alle spalle dei Rifugi Tomè e San Sebastiano. Dopo una decina di minuti il sentiero si immette su una sterrata che in 30 minuti conduce al Rifugio Bruto Carestiato (1834 m.s.l.m.). Dal Rifugio Carestiato si imbocca il sentiero dell'Alta Via n. 1 in direzione della Pala delle Masenade che, dal Carestiato è visibile in tutta la sua imponenza. Si prosegue sul sentiero n. 1 per circa 30 minuti fino a quando si incontra un grosso masso alla destra del sentiero e, subito prima, una traccia segnata anche da qualche labile segno rosso. Vedi foto. 1 ora e 20 min dal Passo Duran, 40 minuti dal Rifugio Carestiato;
In giallo la traccia di sentiero che porta all'attacco |
Lunghezze: 5;
Dislivello in arrampicata: 150 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 1605 m.s.l.m. il Passo Duran, 1834 m.s.l.m. il Rifugio Bruto Carestiato;
Quota di partenza (arrampicata): 1.950 m.s.l.m. circa;
Quota di arrivo: 2.100 m.s.l.m. circa;
Difficoltà: V°(qualche passo). AD;
Soste: Tutte da attrezzare, alcune anche con integrazione di chiodi o altri ancoraggi;
Esposizione: Sud;
Vie di fuga: Probabilmente calandosi in doppia;
Tipo di roccia: Dolomia;
Materiale: Normale dotazione alpinistica per arrampicata su terreno d'avventura;
Tempo di arrampicata: 3 ore, il tempo da noi impiegato (iniziato alle 08.00 fuori dalla via alle 11.00. Si può fare di meglio...);
Discesa: Uscendo sulla cengia al termine della via, nei pressi di una marmitta d'acqua, si imbocca il sentiero di sinistra (faccia a monte) e si scende seguendo la traccia (passi di I° in discesa) fino a quando si riprende il sentiero n. 1 che, in direzione inversa di quella dell'andata, riporta al Carestiato.
Attacco: Si segue la traccia di sentiero, che diventa sempre più labile, in direzione di una paretina grigia posta alla destra di un evidente avancorpo roccioso strapiombante e staccato dalla parete. Si sale un facile zoccolo per 20 m. (II°). L'attacco è individuabile da un cordino posizionato su una clessidra. Vedi foto;
In giallo lo zoccolo, il pallino blu indica l'attacco |
Primo Tiro (IV°+, 40 m.): Si sale la paretina appoggiata e molto lavorata in direzione dell'evidente tettino che andrà evitato sulla sinistra. Proprio sotto il tettino c'è una bella fessura sinistrorsa che si supera proteggendola con uno o più friends (IV°+). Dopo il tettino si procede ancora per una decina di metri e si sosta su cordoni inseriti su clessidre;
La PMI in azione sulla prima lunghezza |
Nei pressi del tettino dopo aver vinto la fessura |
La PMI in azione sulla seconda lunghezza |
Carletto sulla terza lunghezza. Si noti la linea diagonale sinistrorsa del tiro |
La PMI in azione sul terzo tiro |
Carletto sulla quarta lunghezza |
La seconda parte del quarto tiro. Si noti il diedro sulla sinistra. Qui, volendo, si può fare sosta su chiodo e clessidra |
L'ultima parte del diedro. La prima parte del quinto tiro |
La freccia indica, al termine del diedro, il canale-camino da risalire per terminare la via |
Carletto in azione |
Via archiviata |
Discesa: Arrivati al termine della via, nei pressi dell'evidente pozza d'acqua, imboccare la traccia di sentiero che si destreggia sulla sinistra (faccia a monte) in discesa (ometti e bollini). Dopo circa 15-20 minuti di discesa su traccia di sentiero (con breve tratto di disarrampicata facile) si arriva al sentiero dell'Alta via n. 1 che, percorso dalla parte opposta dell'andata, condurrà al Rifugio Carestiato (1 ora dalla fine della via);
Considerazioni finali: Via semplice e breve che però può essere molto didattica ed utile a chi voglia imparare a cimentarsi con il mondo dell'avventura. Il tratto di V° grado della terza lunghezza (volendo evitabile se si va sulla vicina via Orione) non è da sottovalutare. La protezione (da allungare) diventa un po' lontana e, a detta di Carletto, è un V° più difficile di tutti i V° della vicina via Soldà alla Pale delle Masenade. Quindi, occhio...
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