Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


giovedì 11 aprile 2013

Mont De Sura - Ski Alp (2269 m.s.l.m.)

Val Gerola, Valtellina, Alpi Orobie, Sondrio, Lombardia 

Relazione attinente alla gita di scialpinismo sul Mont de Sura-Monte Salmurano effettuata in data 2 marzo 2013 da:
Toso, Luca, Patrizia, B.C., Orlando


No sai cui che lu à dite ma lu à dite ben
sigur mai veri ueit simpri veri plen!





Località di Partenza: Ponte sul torrente Bitto nel paese di Fenile (1238 m.s.l.m.);
Località di Arrivo: Vetta Mont de Sura (detto anche Monte Salmurano) (2269 m.s.l.m.);
Dislivello: 1000 m. circa;
Tempistica: Noi abbiamo iniziato alle 08.45 ed eravamo in vetta alle 12.15;
Difficoltà: MS;
Esposizione: Nord-Nord/Ovest;
Punti di Appoggio: Bar nei pressi degli impianti di Pescegallo e Rifugio Salmurano;
Percorso Automobilistico: Nel piccolo paese di Fenile (vedi ubicazione alla fine di questo post) si lascia la macchina proprio nei pressi del ponte sul torrente Bitto;
Discesa: Dalla vetta la discesa avviene lungo una traccia che si scosta di pochi metri rispetto all'itinerario di salita, poi si ricongiunge nei pressi della Casera Pescegallo Lago e percorre lo stesso percorso fatto in salita;

In rosso il percorso di salita, in blu il primo tratto di discesa

Il percorso di salita al Monte Salmurano

Relazione: Si parte dal ponte sul torrente Bitto dal paesello di Fenile (vedi relazione Rifugio Salmurano in questo blog). Nel volgere di una ventina di minuti si arriva nei pressi degli impianti di Pescegallo a quota 1454 m.s.l.m.
Qui si passa dietro l'impianto di risalita e ci si dirige verso l'enorme edificio che sorge proprio a bordo pista. Da questo edificio si ditingue chiaramente una strada innevata che sale nel bosco. La si segue per tutta la sua lunghezza.

Nei pressi di Pescegallo, si noti l'edificio sulla sinistra e la
stradina innevata che si deve percorrere che lo costeggia


La strada prosegue in salita inoltrandosi in un bosco di aghifoglie (abeti, larici e qualche raro faggio) abbastanza rado. Solitamente qui si trova sempre una traccia di salita da seguire, ma anche in sua assenza il percorso è abbastanza logico.

Nei pressi della Casera Pescegallo


Spesso la stradina innevata che stiamo percorrendo si affaccia sulla conca ove sorge il Rifugio Salmurano (ad Ovest). Ivi, sopra le piste del Pescegallo, troneggiano i Denti della Vecchia.
Se volgiamo lo sguardo a Nord (alle nostre spalle) vediamo schiudersi tutta la Val Gerola con il suo corollario di cime innevate. Sono soprattutto grandi classiche dello Scialpinismo: Monte Colombana (Vedi Relazione), Cima della Rosetta, Pizzo Melasc, Pizzo Olano.



Nel volgere di circa 30 minuti si arriva ad un'ampia radura, una specie di conca innevata, facilmente distinguibile in quanto, sulla sinistra, sorgono, in un numero rilevante, numerosi paravalanghe. A questo punto proseguiamo verso sinistra dirigendoci, appunto, verso i paravalanghe in legno.

Nei pressi della radura, qui ci si deve tenere decisamente a sx
La radura è facilmente distinguibile per la presenza di
numerosi paravalanghe


Se volgiamo lo sguardo verso sud-sud/ovest possiamo iniziare a distinguere, in lontananza, quella che è la cima del Mont de Sura.

Verso sud, sullo sfondo, si distingue chiaramente la nostra meta
il Monte Salmurano


Usciti dalla zona dei paravalanghe ci ritroviamo nei pressi della Casera Pescegallo Lago (1778 m.s.l.m.) ove sorge la diga del Pescegallo. Senza arrivare fino alla casera, risaliremo i pendii alla nostra destra fino a giungere, nel volgere di una quindicina di minuti, nei pressi di alcune formazioni rocciose.

Poco dopo aver superato la zona dei paravalanghe si arriva
nei pressi della Casera Pecegallo Lago (1778 m.s.l.m.)
Dalla Casera Pescegallo Lago si risalgono i pendii sulla dx


Qui i pendii iniziano ad essere di ampio respiro, la vegetazione arborea, salvo qualche isolato larice, cede la scena a spettacolari distese di neve fresca. Davanti a noi, ora, si distingue chiaramente il nostro obiettivo. Alla nostra sinistra sorge la rocciosa struttura del Monte Ponteranica (2372 m.s.l.m.). Poco più avanti, se si presta attenzione si troverà una traccia di risalita che porterà proprio in vetta a questa montagna, ma non sarà questa, oggi, la nostra destinazione.

Pendii di ampio respiro
Alla nostra sx il gruppo del Ponteranica


Nel volgere di un'altra decina di minuti arriveremo in vista di una vasta conca costellata da enormi massi incappucciati di neve. La traccia di risalita si destreggia proprio tra questi sassoni quasi fosse una specie di labirinto. Ci sono anche alcuni brevi tratti  da percorrere in leggera discesa. Superata questa zona, suggestiva e che invoglierà a fare qualche foto, la linea da seguire sarà piuttosto logica. Oramai la vetta è proprio a portata di mano.




Se non c'è traccia si è liberi di scegliere il percorso più adatto,  avendo però  cura di rimanere distanti dai pendii che scoscendono dalla nostra sinistra qualora le condizioni siano piuttosto delicate.
L'ultimo tratto di salita prima dell'uscita in vetta al Mont De Sura diviene mano a mano più ripido. Sarà necessario fare qualche pertichetta, ma nulla di particolarmente complesso. Prestare attenzione al fatto che spesso, l'uscita sul filo di cresta del Mont de Sura presenta cornici.

Il Mont de Sura con tracce di salita e discesa

A sx si dirama la traccia di salita verso il
 Monte Ponteranica (2372 m.s.l.m.)


Arrivati in cima il panorama che si schiude è incantevole. A Sud le Orobie bergamasche si dipanano in tutto il loro splendore. Ad Ovest si distingue la cima Piazzotti (Vedi Relazione), il Pizzo dei Tre Signori, i Denti della Vecchia e, più in basso le piste del Pescegallo e la Bocchetta Mont de Sura. Ad est la piramide del Monte Valletto si erge in tutto il suo splendore. Più lontano il gruppo del Ponteranica strizza l'occhio per future gite scialpinistiche.

La piramide del Monte Valletto si affaccia sulla traccia di salita
Nei pressi della vetta. Si noti la cornice sulla sx


Discesa: Dalla vetta, guardando verso Nord ( da dove siamo saliti) s'intuisce quella che è la linea di discesa. Ovvero la sciata avverrà su una traccia che si discosta leggermente a sinistra (faccia a valle) rispetto alla linea di salita. In questo modo si arriverà proprio nei pressi della Casera Pescegallo Lago a quota 1778 m.s.l.m. Da qui, poi, la discesa seguirà, più o meno, lo stesso percorso di salita.
Attenzione: Se dalla vetta decidiamo di seguire esattamente il percorso fatto in salita, quindi stando più a destra della linea logica di discesa, si dovrà mettere in conto che, ad un certo punto, sarà necessario ripellare per vincere un piccolo tratto di salita. Poi, una volta tolte le pelli, si scierà in discesa fino alla Casera e da qui, oltrepassando la zona dei paravalanghe che avevamo incontrato in salita, si scenderà fino agli impianti di Pescegallo e poi a Fenile. Noi, avendo lasciato B.C. e Orlando a tre quarti di percorso, abbiamo optato esattamente per questa soluzione al fine di ritornare da loro.
Si consideri che, una volta superata la conca ove si trovano i paravalanghe, ci sono due alternative per scendere a Pescegallo. La prima, quella più facile, è seguire il percorso di salita ovvero, per sommi capi, la strada sterrata che ci porterà agli impianti. La seconda alternativa si consta di una discesa più articolata che richiede una buona tecnica sciistica. Questa discesa alternativa avviene tramite un percorso logico ed intuitivo nel bosco che dalla zona dei paravalanghe scende in direzione Nord. Il problema è che il bosco è piuttosto ripido e abbastanza fitto, quindi è richiesta la capacità di girare (meglio saltare) sullo stretto tra gli alberi.

Foto di rito in cima al Monte Salmurano


Considerazioni finali: Era da parecchio tempo che volevo fare la scialpinistica sul Mont de Sura. Il 6 gennaio 2011 con Adri e la B.C. l'avevamo tentata partendo addirittura da Gerola Alta. Al tempo ero un invasato del dislivello (e forse lo sono ancora). Poi, causa il troppo dislivello (appunto) e il meteo un po' ballerino (c'era così tanta nebbia da non riuscire neppure a vedere la nostra meta) abbiamo mollato il colpo. Da quella volta, solo dopo due anni siamo riusciti a ritornare su questa vetta.

Il percorso scialpinistico al Mont de Sura è considerato un classico della Val Gerola. Leggendo i vari reports su internet questa gita viene percorsa praticamente con qualsiasi condizione. In realtà, a mio modestissimo parere, il tratto finale della gita non è proprio così sicuro e non la prenderei sottogamba. Ciò detto, si tratta di una ski alp che, unendo la relativa facilità del percorso ad un ambiente che offre scorci spettacolari, mi sento di consigliarla nel modo più assoluto.
Inoltre, quando si ritorna al parcheggio a Fenile e si volge lo sguardo verso il Mont de Sura appena concessoci, si stenta a credere di essere riusciti a salire fino là. Pare un percorso lunghissimo e difficile. Invece è proprio questo il fascino della montagna e dell'alpinismo (scialpinismo compreso) riuscire a salire in vetta sfruttando le pieghe facili che i monti ci regalano.





Bibliografia:
Cartografia: Alpi Orobie centro occidentali zone 1/2 - carta dei sentieri e dei Rifugi, 1:50.000, Ingenia Editori (BG), 2002; 
Testi: G. Miotti, G. Selvetti, 282 itinerari di scialpinismo fra alto Lario ed Engadina, Guide dalle Guide, 1998 (Sondrio), p. 158



Dalla cima si vede il versante Est del Monte Valletto (2370 m.s.l.m.)

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