Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


martedì 12 marzo 2013

Cima Bella (1921 m.s.l.m.) + Monte Cocco (1941 m.s.l.m.) - Ski Alp

Alpi Giulie - Val Uque - Tarvisio (UD) - Friuli

Relazione attinente alla gita di scialpinismo effettuata in data 3 febbraio 2012 da Toso e Valentino

Ultimo aggiornamento:
13 dicembre 2020 (Cima Bella)

"Trop varino di bramà chiste temperadure la prosime estat?"
[Valentino]


Idillio invernale in Val Uque
Escursione effettuata anche nelle seguenti date:
30 dicembre 2008 - Monte Cocco da Sud;
17 dicembre 2010 - Monte Cocco;
25 dicembre 2010 - Cima Bella;
8 marzo 2020 - Cima Bella;


Località di Partenza: Nei pressi della Locanda al Camoscio (1130 m.s.l.m.);
Località di Arrivo: Vetta Cima Bella (1921 m.s.l.m.) e Vetta Monte Cocco (1941 m.s.l.m.);
Dislivello: 1000 m. circa complessivi (800 alla Cima Bella + 200 al Cocco);
Tempistica: 1 ora e 15 per la Cima Bella (il nostro tempo);
Difficoltà: MS;
Esposizione: Sud prevalente;
Punti di Appoggio: Nessuno;
Percorso Automobilistico: Dal paese di Ugovizza (vedi Ubicazione alla fine di questo post) seguire le indicazioni per Rifugio Fratelli Nordio e Val Uque. Si tratta di percorrere in salita una strada asfaltata (spesso innevata ma percorribile con dotazioni invernali) che sovrasta Ugovizza. Si prosegue sempre dritti, ignorando tutte le deviazioni e seguendo solo le indicazioni per Val Uque e Rifugio Nordio. Si posteggia nei pressi della Locanda al Camoscio (che ho sempre trovato chiusa);
Discesa: Può essere effettuata sia lungo il percorso di salita sia, dalla vetta del Monte Cocco, sulla spalla Sud-orientale che, entrando nel bosco, dopo qualche centinaio di metri si ributta sul percorso di salita (Vedi cartina).


In rosso il percorso di salita verso la Cima Bella, in blu al Monte Cocco,
in verde la discesa dal Cocco sulla spalla sud-orientale

 Relazione: Lasciata la macchina nei pressi della Locanda al Camoscio (a quota 1130 m.s.l.m.) si prosegue, sci ai piedi, verso la locanda stessa. La si supera e si risalgono, alle spalle della locanda, i campi innevati che costeggiano la strada asfaltata. In brevissimo si arriva ad un ponticello che, sulla sinistra, permette di superare il torrente. Ci si dirige verso alcune casette in legno, le si supera e ci si inoltra in un bosco di conifere. Si prosegue con percorso logico. Anche se non è battuta la traccia si riesce a distinguere il percorso di salita abbastanza agevolmente.

La partenza subito dopo la Locanda


Il primo gruppo di case subito dopo aver attraversato il ponticello



Nel volgere di una decina di minuti si arriva nei pressi di un altro gruppo di amene casette in legno. Volgendo lo sguardo da est ad ovest s'incontra dapprima, alla nostra destra, la vetta del Monte Osternig, poi quella del Sagran (Vedi Relazione) ed infine, proprio sopra i tetti delle baite, la nostra meta: la Cima Bella (1921 m.s.l.m.).

Il secondo gruppo di case. Sullo sfondo il panettone della Cima Bella
Vetta del Monte Sagran
Sullo sfondo la vetta dell'Osternig


Superati anche questi stavoli ci si intrufola, ancora una volta, in un'abetaia, più fitta della precedente. Il percorso è sempre logico. Nel volgere di pochi minuti si arriva ad una alta costruzione in mattoni: la vecchia miniera.

Verso il bosco di abeti
La vecchia miniera (1460 m.s.l.m.)


Si può proseguire indifferentemente a destra o a sinistra dell'edificio. In entrambi i casi si noterà che gli abeti diventano sempre più radi e, dopo una decina di minuti, si arriva ai piedi di un bel cambio di pendenza che disegna una vera e propria lingua di neve tra gli alberi. Questo è il bivio (1536 m.s.l.m.) che porta, se andiamo a sinistra (risalendo la lingua di neve) alla Cima Bella e al Monta Cocco oppure, se andiamo a destra, al Monte Sagran (1931 m.s.l.m.). Noi risaliamo il bel pendio innevato che ingolosisce pensando alla discesa.

Valentino nei pressi del bivio
Per salire alla Cima Bella e al Monte Cocco bisogna risalire l'evidente
lingua nevosa che s'intrufola tra gli abeti

Per andare al Sagran, invece bisogna proseguire a destra


Il corridoio innevato, mano a mano che si sale, diviene sempre più ampio. Ora s'inizia a distinguere la sella che separa i due panettoni della Cima Bella a destra e del Monte Cocco a sinistra. Si prosegue, a vista, dapprima verso la sella e poi, sul filo di cresta, nel volgere di pochi minuti si arriva in vetta alla Cima Bella (1921 m.s.l.m.).

Il corridoio innevato che conduce alla Sella tra
il Cocco e la Cima Bella
Nei pressi della Forcella. A destra la vetta della Cima Bella
La Cima Bella (1921 m.s.l.m.)


Il panorama che si assapora qui sopra è straordinario. La sommità è in posizione privilegiata che consente di ammirare le vette più importanti delle Giulie da una parte e quelle delle Carniche dall'altra. Così, ad est, le rocce selvagge e meravigliose di Mangart, Jalovec, Jof Fuart, Montasio e Canin si contrappongono a quelle altrettanto affascinanti e recondite del Monte Cavallo, della Creta d'Aip e del Monte Gartnerkofel.

A Nord le Alpi Carniche
Sullo sfondo la vetta del Poludnig

Qui passa il confine con l'Austria e a Nord abbiamo le vallate austriache mentre a sud si vede la Val Canale - Canal del Ferro.
Può capitare che su questa cima come, ancor di più, su quella del Cocco e su tutta la cresta che unisce questi due rilievi, possa soffiare un forte vento gelido. Oggi è esattamente così. Ma Valentino stempera il problema: "Trop varino di bramà chiste temperadure la prosime estat!"  "Quanto ci mancherà questa temperatura la prossima estate?


La vetta del Cocco. A destra si va, invece, verso la Cima Bella


Dopo le foto di rito, togliamo le pelli e giù per lo stesso itinerario di salita fino alla sella tra Cocco e Bella. Qui ripelliamo e in circa 15 minuti siamo in vetta al Monte Cocco.
A differenza della Cima Bella, la sommità del Cocco è contraddistinta da una grande croce il legno. Con buona pace di Messner.
Dalla vetta del Monte Cocco (1941 m.s.l.m.) si può scendere o dal percorso di salita o, come abbiamo fatto noi, dal versante sud-est entrando in un bellissimo bosco di abeti.

Monte Cocco (1941 m.s.l.m.)


Discesa: Come detto la discesa dalla Cima Bella avviene dallo steso identico percorso di salita, quella dal Monte Cocco può anche avvenire per il bosco che si trova sul suo versante sud-est. Se è la prima volta che andate su questa cima, e non ci dovessero essere tracce di discesa, consiglierei di scendere dal percorso di salita. Non ci dovrebbero essere problemi a scendere dal bosco, ma è sempre buona norma tenere in considerazione la "regola del non si sa mai"....

La traccia di discesa che abbiamo seguito in direzione sud-est


Considerazioni finali: Credo che queste due cime, la Cima Bella e il Monte Cocco, siano le scialpinistiche più frequentate della Val Uque. Ciò detto, questa valle è proprio vocata, d'inverno, per lo scialpinismo e quindi tutti i panettoni che vedete mentre seguite l'itinerario descritto, sono raggiungibili con gli sci e con altrettanto belle e panoramiche gite. Inoltre, il bello è che molte di queste cime possono anche essere concatenate. Le difficoltà non sono mai eccessive, sono itinerari abbastanza sicuri e i paesaggi ameni e selvaggi al punto giusto.
Per quanto mi riguarda, in Val Uque ci vengo almeno una volta ad anno. Super consigliata, anche, per tutti coloro i quali vogliano avvicinarsi alla splendida disciplina dello scialpinismo.

Il Sagran (1931 m.s.l.m.)


Bibliografia:
Pubblicazioni: Galante L., Val Uqua vocazione scialpinistica, su Le Alpi Venete 2° semestre 2009, pp. 175 -179 (Leggi articolo)
Cartografia: Alpi Giulie e Tarvisiano, Carta Topografica per escursionisti, ed. Tabacco, foglio n. 019





2 commenti:

  1. Ciao, complimenti per la relazione. Sono stato su Cima Bella e Monte Cocco lo scorso anno con le ciaspole. Ora mi piacerebbe andarci per una sciata, danno pericolo valanghe 3 su tutte le alpi. Mi chiedevo se questo percorso possa essere pericoloso da questo punto di vista; da quello che ricordo non mi sembra, ma sempre meglio chiedere....grazie :)

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    1. Ciao, tendenzialmente è un percorso abbastanza sicuro, personalmente, con un pericolo 3, l'ho fatto diverse volte. Ciò detto, bisogna sempre tenere gli occhi aperti e non farsi problemi a tornare indietro se c'è qualcosa che non convince. Buona sciata!
      Toso

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