Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


giovedì 17 novembre 2016

Via Anna nel Sole al Pizzo Tre Signori

Alpi Orobie Valtellinesi, Val Gerola, Morbegno, Lombardia


Relazione afferente all'arrampicata sulla via di roccia "Anna nel sole" alla bastionata Nord-Est del Pizzo Tre Signori, effettuata in data 11 settembre 2016 da Toso e Pmi + "Coniugi". 

Scarica relazione in PDF
http://www.archivioteca.it/wp-content/uploads/2017/03/Relazione-Anna-nel-Sole.pdf



"[..] non bisogna correre. Corrono i fiumi e le valanghe,
gli uomini dovrebbero andare adagio.
Anche quelli che narrano storie"
[Mauro Corona, La voce degli uomini freddi,
Mondadori (2013), p. 156]



Il tracciato della via Anna nel Sole al Pizzo Tre Signori

Itinerario automobilistico: Da Morbegno (SO) salire al paese di Laveggiolo (vedi ubicazione al termine di questo post). Parcheggiare la macchina ed imboccare il sentiero seguendo le indicazioni per il Rifugio Trona Soliva.
Avvicinamento: Da Laveggiolo (1471 m.s.l.m.) seguire le indicazioni per il Rifugio Trona Soliva (1907 m.s.l.m.). Il comodo sentiero (a tratti carrareccia) conduce al Rifugio in circa 1 ora e mezza di cammino. Da qui proseguire verso il Rifugio Falc (2126 m.s.l.m.) seguendo le indicazioni e l'evidente sentiero. Giunti nei pressi del Rifugio Falc imboccare il sentiero per la Bocchetta d'Inferno e percorrerlo fino a giungere sotto l'evidente parete Nord-Est del Pizzo Tre Signori.
Abbandonare il sentiero e dirigersi all'attacco della via utilizzando le foto che pubblico per individuare l’attacco della via Anna nel Sole al Pizzo dei Tre Signori. (1 ora e mezza dal Rifugio Trona Soliva, 3 ore dal parcheggio);


Panoramica. La stella rossa indica la parete
ove si sviluppa la via Anna nel Sole
Dislivello di avvicinamento: 800 m. circa da Laveggiolo (1471 m.s.l.m.) all'attacco della via Anna nel Sole (2250 m.s.l.m. circa);
Tempistica di avvicinamento: 3 ore circa da Laveggiolo;
Lunghezze: 7;
Dislivello in arrampicata: 250 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 1471 m.s.l.m. circa (Laveggiolo);
Quota di partenza (arrampicata): 2250 m.s.l.m. circa;
Quota di arrivo: 2500 m.s.l.m. circa;
Difficoltà: VI;
Soste: Alcune solo con uno spit, altre con due spit da unire;
Esposizione: Nord-Est;
Vie di fuga: In doppia dalla via;
Tipo di roccia: Verrucano lombardo;
Materiale: Normale dotazione alpinistica per le vie di stampo classico, con tutto il necessario per integrare le protezioni esistenti;
Tempo di arrampicata: 3,5 ore;
Discesa: Dalla fine della via risalire per qualche metro fino ad intercettare il sentiero che scende dalla vetta del Pizzo dei Tre Signori;
Attacco: L'attacco della via Anna nel Sole al Pizzo dei Tre Signori, può essere agevolmente trovato quando si riescono ad individuare due grossi sassi appoggiati, sotto ai quali vi sono due colate di roccia nera. Alla destra di queste due colate nere (10 m. circa), si trova una rampa. Questa rampa è l'attacco della via. Non c'è null'altro che la possa individuare, assenza di spit, di scritte alla base, di cartellonista segnaletica, ecc. La foto, spero, possa tornare utile.


Individuare i due grossi sassi appoggiati (nella foto
inserito nel pallino) sotto cui ci sono due evidenti
colate nere. L'attacco è in basso a destra sulla facile rampa
Relazione:

Primo Tiro (III, 25 m.): Risalire la placca appoggiata seguendo i punti deboli della parete e arrivando su una cengia ove c'è uno spit. Far sosta su questo spit. Nessuna possibilità d'integrare l'ancoraggio della sosta. Lunghezza che non oppone particolari difficoltà se non il fatto che è completamente priva di protezioni, e di indicazioni che vi diano la certezza di essere sulla via giusta. Se dopo 20-25 m. non trovate lo spit significa che avete sbagliato qualcosa all'attacco; 


La partenza sulla prima lunghezza


Il primo tiro

Secondo Tiro (V, 30 m.): Risalire in verticale sopra la sosta seguendo le pieghe di un diedro leggermente accennato. Quando finisce la piega della roccia, ci si deve portare sulla successiva placca con un cambio di pendenza che oppone il passo chiave del tiro (V). C'è uno spit, l'unico del tiro, che protegge il passaggio. Poi si prosegue sulla placca con arrampicata più facile (IV+, IV) fino ad una cengia erbosa e alla successiva sosta su singolo spit. Su tutta la lunghezza c'è un solo spit e qualche rara possibilità di utilizzare protezioni veloci;


Il secondo tiro
Il passo chiave della seconda lunghezza
si trova al cambio di pendenza
Terzo Tiro (V+, 30 m.): Arrampicare sull'evidente diedro che sovrasta la sosta. La prima parte del diedro oppone passi di IV e si trova uno spit dopo una decina di metri (circa a metà diedro). Si arriva, quindi, ad un evidente cambio di pendenza, dove il diedro spancia e si fessura. Conviene proteggere il passaggio con un friend sulla fessura, poi affrontare il passo, meglio sulla sinistra, V+. Poi il diedro si abbassa e si prosegue fino al suo termine con arrampicata più semplice (IV). L'uscita del tiro avviene con un bel movimento di spostamento sulla destra, atletico ed esposto. Sosta su uno spit;


Il diedro della terza lunghezza
Il passo chiave del terzo tiro (V+)
La seconda parte del terzo tiro
Il terzo tiro visto dall'alto
Quarto Tiro (III+, 25 m.): Rimontare, alla destra della sosta, il muretto. Poi proseguire su facile rampa (III) in direzione di un evidente diedro, alla cui base si sosta (due spit uniti da cordone). Attenzione, il tiro è piuttosto facile, ma c'è la possibilità di perdersi. Conviene guardare bene la foto ed individuare con certezza qual è il diedro ove dirigersi. Si consideri che lungo il tiro si incontra un nat incastrato. Non confondersi con l'eventuale presenza di altri spit o chiodi, qui s'intersecano, infatti, almeno due vie;

Il Dami sulla quarta lunghezza, la stella indica
 la base del diedro ove fare sosta



Quinto Tiro (IV+, 25 m.): Proseguire per qualche metro sulla rampa alla sinistra della sosta. Ignorare i chiodi che si distinguono più avanti sul prosieguo della rampa e risalire l'evidente muretto di destra. Al termine del muro proseguire verso destra in direzione dell'evidente diedro alla cui base si trova la sosta. Due spit uniti da cordino;
La quinta lunghezza


Il quinto tiro visto dall'alto
Sesto Tiro (VI, 20 m.): Risalire il diedro sopra la sosta (V), al suo termine affrontare l'evidente spaccatura sulla sinistra. Passaggio impegnativo, ben protetto ed integrabile (VI). Poi proseguire con un traverso a sinistra esposto, protetto e con un paio di passaggi delicati (V). Sostare alla base di un evidente diedro fessurato. Sosta su due spit da unire;


La sesta lunghezza vista dall'alto
La PMI sul passo chiave del sesto tiro
L'uscita della sesta lunghezza
Settimo Tiro (VI+, 35 m.): Risalire l'evidente diedro posto sopra la sosta. Presenza di spit e possibilità di integrare. I primi passi nel diedro sono impegnativi (VI+), in dulfer, poi le difficoltà diminuiscono, ma l'arrampicata richiesta è sempre piuttosto tecnica (V+). Al termine del diedro proseguire su placca appoggiata fino al suo termine e sostare su due chiodi uniti da cordino;


L'impegnativo diedro della settima lunghezza
L'uscita dalla via Anna nel Sole al Pizzo Tre Signori
La placca finale dell'ultimo tiro
Discesa: Dall'ultima sosta, si sale, slegati, per gande e balze rocciose fino ad intercettare il sentiero che scende dalla vetta del Pizzo dei Tre Signori. Imboccare il sentiero in discesa (destra faccia a monte) e seguirne i numerosi ometti e segnavia. Si raggiunge, dopo circa 20-30 minuti, la Bocchetta Piazzocco  (2252 m.s.l.m.) e, da qui, si prende il sentiero che, a destra (faccia a valle) conduce al Rifugio Falc e al lago d'Inferno.

Il lago d'Inferno


Considerazioni finali: La via Anna nel Sole al Pizzo dei Tre Signori è una via d'ambiente bella ed impegnativa. In considerazione della chiodatura (a spit) assolutamente essenziale, questa è senz'altro da annoverarsi tra le vie di stampo classico. Si tratta di una via d'ambiente, in alta montagna e con un avvicinamento lungo. Oppone (almeno) due lunghezze impegnative che racchiudono diversi passaggi di VI grado. Assolutamente necessario avere seco protezioni veloci per poter integrare (laddove sia possibile). Peccato che sia una via relativamente corta. Se avesse avuto ancora 3-4 tiri poteva tranquillamente essere considerata una via da curriculum. Ad ogni modo, Anna nel Sole sa regalare belle emozioni, panorami spettacolari in ambiente selvaggio ed isolato, un'arrampicata divertente. Assolutamente consigliata per chi ha già dimestichezza con questo tipo di arrampicata e che sia in possesso di una buona esperienza.






Riferimenti Bibliogarfici:
Testi: P. Buzzoni, E. Pesci, Lario Rock Pareti, Versante Sud Ed. (2011), pp. 288, 289






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